LA CNA E IL PICENO PER L’EXPO DIMEZZATI I COSTI DI PARTECIPAZIONE PER LE IMPRESE DEL TERRITORIO CHE VORRANNO ESSERE PRESENTI A MILANOEVENTI MIRATI PER CONVOGLIARE NEL PICENO I VISITATORICOINVOLTE TUTTE LE ECCELLENZE DEL PICENO GRAZIE AL TRAINO DEL SETTORE AGROALIMENTARE CHE NEL 2014 E’ STATO L’UNICO SETTORE PROVINCIALE A CRESCERE COME FATTURATO![]() |
CNA DI ASCOLI, FIDIMPRESA MARCHE, CAMERA DI COMMERCIO E PICENO PROMOZIONE PER LO SVILUPPO DI FORME ALTERNATIVE DI FINANZIAMENTO![]() ![]() ![]() |
L'AMORE SACRO E L'AMOR PROFANO: MOSTRA NELLA CHIESA DEI SS VINCENZO E ANASTASIO E MOSTRA MERCATO IN PIAZZA VENTIDIO BASSO, NOVEMBRE 2014
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ESTATE 2014: IL CENTRO STORICO DI
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MARCHE ECCELLENTI: GLI ARTIGIANI PICENI DELLA CNA “CONQUISTANO” LE MARCHE
Artigiani e imprenditori della Cna di Ascoli Piceno in bella evidenza a livello regionale. Sono infatti ben quattro le aziende della Cna del nostro territorio che hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento legato al “Repertorio regionale delle Imprese eccellenti”. Un riconoscimento che premia le attività che più si sono distinte nel corso dell’anno (in questo caso il 2013) e scelte da un’apposita commissione fra decine di partecipanti di tutte le provincie marchigiane.La cerimonia di premiazione quest’anno si è tenuta all’hotel Federico II di Iesi, con la presenza del presidente nazionale della Cna, Daniele Vaccarino e del presidente Regionale, Gino Sabatini. A testimoniare l’impegno Cna per far emergere queste eccellenze nostrane, la presenza dei vertici provinciali dell’Associazione, con il presidente Luigi Passaretti e il direttore Francesco Balloni. Le quattro imprese Picene che hanno ricevuto una menzione sono: Centrotermica Srl (San Benedetto del Tronto): per l’innovazione dalla strategia; Mobilificio Binni Snc (Monsampolo del Tronto): per l’innovazione dalle persone; Ediltress Srl (Monsampolo del Tronto): per l’innovazione dal mercato; Dienpi Srl (San Benedetto del Tronto): per l’innovazione dal sistema.“Puntare su innovazione, formazione ed eccellenza – è il commento del presidente Luigi Passaretti – è la chiave per superare la crisi e per dare nuovo slancio al nostro territorio. Per questo come Cna di Ascoli siamo impegnati al massimo nel sostenere le nostre imprese in questo processo tanto virtuoso quanto di vitale importanza”.Nelle Foto: la ditta Ediltress premiata dal presidente nazionale, Vaccarino; il mobilificio Binni premiato dal presidente provinciale, Passaretti, Doriana Marini, titolare della ditta Dienpi, premiata sempre dal presidente provinciale, Passaretti e una foto di gruppo della cerimonia di premiazione
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ASSEMBLEA DELLA CNA DI ASCOLI PICENO, 26 GENNAIO 2014: L'ELEZIONE A PRESIDENTE DI LUIGI PASSARETTI, IL COMMIATO DI GINO SABATINI, CHIAMATO A GUIDARE LA CNA REGIONALE, LA VISITA NEL PICENO DEL PRESIDENTE NAZIONALE CNA, DANIELE VACCARINO
L'intensa "due giorni" della Cna di Ascoli è cominciata sabato con la visita in città del Presidente nazionale, Daniele Vaccarino. Il Presidente è stato ricevuto dal Sindaco, Guido Castelli, poi un giro turistico nel centro cittadino con una "guida" d'eccezione, il Presidente della Fondazione Carisap, Vincenzo Marini Marini. Poi la visita al Centro degli artigiani della Cna di via Cairoli dove il Presidente Vaccarino è stato accolto da Barbara Tomassini, Presidente provinciale di Cna Artistico e Tradizionale. A conclusione cena e visita nella suggestiva cornice di Castel di Luco.Domenica mattina, 26 gennaio, l'Assemblea provinciale della Cna di Ascoli Piceno che ha visto il passaggio delle consegne fra Gino Sabatini, chiamato a guidare la Cna regionale delle Marche, e Luigi Passaretti, eletto all'unanimità dall'Assemblea dei soci Cna quale nuovo Presidente della Cna Picena. Nel corso dell'Assemblea un forum, moderato da Natalia Encolpio, capo redattore de Il Resto del Carlino di Ascoli, nel quale si sono confrontati – sui temi dell'economia del Piceno e delle prospettive per le Pmi – il Presidente nazionale Cna, Daniele Vaccarino, l'assessore regionale alle Attività produttive, Sara Giannini, il professor Gianluca Gregori, prorettore dell'Università Politecnica delle Marche e Roberto Dalmas, direttore della Banca dell'Adriatico.La relazione sull'attività della Cna di Ascoli è stata svolta dal Direttore, Francesco Balloni. Gli ospiti sono stati omaggiati con prodotti dell'artigianato artistico Piceno, fra cui un piatto in ceramica realizzato per l'occasione da Barbara Tomassini. A conclusione della giornata saluti "movimentati" con un flash mob organizzato dall'unione Federmoda della Cna di Ascoli Piceno e curato dalla scuola "Le Jardin de la Dance" della professoressa Diana Martelli.
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ELABORAZIONE DEI DATI DEL CENTRO STUDI DELLA CNA PER IL PICENO: L’ECONOMIA DELLA PROVINCIA DI ASCOLI IN LEGGERA RIPRESA NEI PRIMI TRE TRIMESTRI DEL 2013 MA E’ ANCORA CRITICO IL DATO SULL’OCCUPAZIONEI DATI E L’ANALISINel Piceno malgrado tutto c’è ancora voglia di fare impresa. E’ uno degli indicatori più significativi che emerge dall’analisi che il Centro studi regionale della Cna ha realizzato per la Cna di Ascoli Piceno. Al primo ottobre 2013, infatti, la provincia di Ascoli ha registrato la dinamica di crescita più favorevole del complesso delle Marche. Ovvero più 0,27 per cento rispetto a un risicato 0,01 per cento fatto registrare a livello regionale. Nel dettaglio, sempre al primo ottobre, nel Piceno a fronte di 215 imprese che hanno chiuso i battenti, ce ne sono state 282 che hanno avviato un’attività imprenditoriale. Un saldo positivo di 67 unità produttive a fronte di un più 9 del saldo regionale nel suo complesso.Ma il lavoro continua a mancare. Altra musica, purtroppo, sempre in base ai dati raccolti dalla Cna di Ascoli, per quanto riguarda l’occupazione. Nel Piceno, da gennaio a settembre, i contratti di lavoro dipendente sono calati di un ulteriore 3,1 per cento: meno che in province come Pesaro-Urbino (meno16,2 per cento) ma con un dato quasi il doppio negativo della provincia più virtuosa delle Marche, ovvero quella di Ancona, con un calo dei contratti di lavoro dipendente pari all’1,7 per cento.Per fare un esempio concreto, prendendo in esame il periodo ottobre 2012 – ottobre 2013, nelle Marche il numero degli occupati è sceso da un valore pari a cento a un valore 99,4. In provincia di Ascoli, invece, il calo è stato da 100 a 91,6. Quindi nelle Marche in un anno si è perso meno di un posto di lavoro ogni cento, mentre nel Piceno se ne sono persi quasi 9 ogni cento.…E chi ce l’ha il lavoro continua ad mantenerlo in una situazione sempre di più forte rischio. E non solo. Per la provincia di Ascoli Piceno (trend gennaio-ottobre 2013) gli iscritti alle liste di mobilità sono calati solo del 16,2 per cento. Ovvero il dato peggiore della Marche e lontanissimo dal meno 72,4 per cento di Pesaro-Urbino e dal meno 50,5 per cento di Ancona.Boom dell’imprenditoria straniera. Il periodo della crisi (2009-2012) ha visto anche nella provincia di Ascoli una forte crescita degli imprenditori stranieri il cui numero è salito del 12 per cento in tre anni mentre quello complessivo è rimasto pressoché stazionario (più 0,4 per cento). La crescita dell’imprenditoria straniera ha riguardato il comparto manifatturiero, quello delle costruzioni e soprattutto quello dei servizi di alloggio e di ristorazione.LE AZIONI DELLA CNA PICENA PER IL 2014Dodici mesi da dedicare, uno dopo l’altro, ai comparti produttivi. Francesco Balloni Direttore della Cna di Ascoli Piceno: “Dodici mesi, quelli del 2014, da dedicare mese per mese alle nostre attività produttive. Non è uno slogan ad effetto ma la messa a punto e l’implementazione di un percorso di azioni che la Cna di Ascoli sta portando avanti da tempo. Un mese da dedicare a un comparto non vuol certo dire non interessarsi degli altri al contempo, cosa che come Cna facciamo 365 giorni l’anno. Il mese “dedicato”, se così vogliamo chiamarlo, sarà l’occasione e lo spunto per focalizzare problematiche e relative azioni da mettere in campo. Nella consapevolezza, appunto, che in questo momento di grave difficoltà ogni settore ha esigenze specifiche e richiede quindi azioni ad hoc. Formazione, per qualificare maggiormente il lavoro e dare più chances ai giovani, e informazioni mirate (con incontri e seminari) per indicare ai nostri imprenditori la strada migliore, sia per quanto riguarda i mercati (locali, nazionali ed esteri) sia per quanto riguarda le procedure aziendali e quelle, delicate e purtroppo sempre più complesse, di accesso al credito.Credito e sempre più consulenze mirate per le imprese. Massimo Capriotti Direttore provinciale di Fidimpresa Marche. In una situazione di accesso al credito sempre più problematico e complesso Fidimpresa Marche accentua la sua propensione alla consulenza. Dodici mesi, ognuno per un comparto produttivo, non è uno slogan vuoto. E’ una mission perché l’erogazione del credito è sempre meno standard e uguale per tutte le imprese, come poteva essere qualche anno fa, ma sempre più specifico. La specificità delle risposte e le consulenze mirate un numero maggiore di imprenditori ha avuto la possibilità di accedere a un finanziamento per migliorare la propria azienda, per ampliare il proprio mercato, per innovare o comunque per qualsiasi delle tante esigenze di liquidità sorte in seno all’attività. In sostanza abbiamo incrementato la positività delle risposte che le imprese hanno dalle banche. E in questo momento ciò è di vitale importanza per le aziende.DIVENTA IMPRENDITORE CON IL PROGETTO FIDIPERSONA. Il 2014 sarà caratterizzato, nel settore dell’incentivazione alla creazione responsabile e organizzata di nuove imprese, dalla sinergia fra il sistema Cna e Fidimpresa Marche. Un progetto che prevede l’attivazione di tutta una serie di agevolazioni, sgravi, consulenze per chi ha un progetto imprenditoriale e vuole provare a tradurlo nella realtà come progetto di vita e di lavoro.LA CNA DI ASCOLI PICENO NEL 2014 OPERERA’ IN SINERGIA CON LA REGIONE PER IL PROGETTO “FABLAB”. Fab, ovvero come fabbricare, costruire; Lab come laboratorio, bottega, “luogo del fare” tecnologico, dell’artigianato digitale (digital craft). Laboratori di idee rivolti a scuola e università, designer e imprese creative, professionisti e aziende, cittadini che vogliono concretizzare e trasformare le loro idee creative e innovative in prototipi. Se tutto funziona, ecco lo start up d’impresa per costruire nuovi oggetti, nuove estetiche, nuovi prodotti, contribuendo a costruire una nuova economia della conoscenza. CONCLUSIONI. Luigi Passaretti, presidente vicario della Cna di Ascoli Piceno. In questo contesto di estrema difficoltà una delle missioni più importanti che la Cna di Ascoli porterà avanti con ancora più forza nel 2013 sarà la formazione. Corsi di aggiornamento e formazione per i giovani in grado di dare nuove speranze per il futuro del Piceno. Con un occhio ai mestieri classici ma tenendo presente le nuove esigenze del mercato e il fatto che senza nuove tecnologie e strumenti innovativi non ci sarà futuro per i nostri piccoli laboratori, per quanto producano grande eccellenza. |
SERATA FINALE DEL CONCORSO "DAL PICENO AL MONDO" |
Giovedì 17 ottobre si è svolta all'Enoteca regionale di Offida la serata finale del concorso "Dal Piceno al Mondo", un'iniziativa, ormai un appuntamento classico di sinergia e di buone prassi fra la Cna di Ascoli Piceno e il Resto del Carlino. Il concorso quest'anno ha voluto mettere in evidenza, accanto ai settori tradizionali e classici dell'artigianato nostrano, anche quelle aziende che hanno saputo innovarsi e aprirsi ai mercati internazionali. Innovazione e internazionalizzazione che sono per il Piceno una delle speranze di sviluppo e tenuta per tutto il tessuto economico e sociale. "Il nostro compito – è il commento del presidente Cna, Gino Sabatini – come associazione datoriale, è proprio quello di incentivare queste vocazioni innovative, di promuoverle, come facciamo oggi grazie alla sensibilità dimostrata sempre dalla redazione del Resto del Carlino di Ascoli, e di accompagnarle con servizi (anch'essi di qualità e innovativi) nel difficile percorso che porta fuori dai confini locali". |
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I PREMIATI |
Roberto Michetti (Tecnogroup): Un'azienda, questa di San Benedetto del Tronto, che ha saputo raggiungere l'obiettivo di curare i suoi servizi e prodotti con standard qualitativi elevati e in continuo perfezionamento, grazie alla produzione interna di gran parte dei prodotti venduti. Un'eccellenza cresciuta e giunta ad alti livelli, sia in Italia che all'estero, grazie al "sogno" di un giovane imprenditore. | ![]() |
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Isabella Mandozzi (Olio Silvestri Rosina): L'olio, uno dei fiori all'occhiello del Made il Italy arriva, grazie anche a produttori come quelli che gestiscono l'oleificio di Silvestri Rosina di Spinetoli, in tutto il mondo. Quasi la metà della produzione di questa azienda varca i confini nazionali: in molti paesi d'Europa ma anche in Cina e in Canada. |
Gianfranco Amabili (Selet): in un momento in cui stare sul mercato è una sfida da vincere quotidianamente, la Selet di Monteprandone ha saputo trovare lo spazio giusto attraverso produzioni di alta tecnologia che gli hanno permesso di affermarsi anche fuori dai confini nazionali. L'internazionalizzazione vale oggi per la Selet oltre il 30 per cento del suo fatturato complessivo. | ![]() |
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Anna Mancini: Da trent'anni nel settore dell'estetica e della cura del corpo, il Centro estetico di Anna Mancini di Venarotta è diventato un vero e proprio punto di riferimento per il territorio. L'eccellenza di un territorio si promuove – è da bella mostra di sé, in questo caso è proprio giusto dirlo visto il tipo di attività – anche con queste grandi professionalità della tradizione artigiana classica. |
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L'INAUGURAZIONE DEL CENTRO DEGLI ARTIGIANI DELLA CNA IN VIA CAIROLI 36 AD ASCOLI PICENO | |
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DA GIOVEDI' 6 GIUGNO 2013 A SABATO 8 GIUGNO MEETING AD ASCOLI DEI GIOVANI IMPRENDITORI CNA NEXT, LA CNA DI ASCOLI PER LE GIOVANI IMPRESEL’APPUNTAMENTO E’ PER IL 6,7 E 8 GIUGNO E AVRA’ L’OBIETTIVO DI CREARE VALORE AGGIUNTO PER L’IMMAGINE DEL PICENOCna Next, ovvero: Cosa farò da giovane. Questo è il titolo, emblematico e un po’ provocatorio, che i giovani imprenditori della Cna nazionale hanno scelto per la tre giorni di eventi e approfondimenti che sarà ospitata dalla Cna di Ascoli Piceno.Il primo appuntamento sarà a Palazzo dei Capitani i 6 giugno e poi all’Oasi La Valle per due giornate di formazione per i giovani imprenditori, provenienti da tutta Italia, che potranno confrontarsi sulle tematiche relative allo sviluppo e la crescita delle aziende. L’8 giugno, invece, appuntamento a Palazzo dei Capitani per il convegno nazionale “Obiettivo, cosa farò da giovane?”, nel quale esperti nazionali e locali tratteranno di svariati tempi, dallo sviluppo ecosostenibile alle nuove tecnologie.“In una fase in cui la disoccupazione cresce – così Francesco Balloni, direttore della Cna di Ascoli Piceno ha spiegato il senso dell’iniziativa – aumenta anche la voglia e la necessità di mettersi in proprio. Questo può dare nuovo impulso all’economia ma ci sono anche dei rischi, come quello di vedere un’impresa che apre e chiude nel giro di un anno. Per questo il compito di un’associazione come la Cna è quella di fornire ai neo imprenditori tutte le informazioni e gli strumenti per far sì che il progetto aziendale funzioni. A cominciare da un’attenta analisi di mercato, per arrivare all’imprescindibile sfida dell’Internazionalizzazione, senza la quale, al momento, le possibilità di fare fatturati accettabili sono risicatissime”.“Voglio aggiungere – commenta poi Gianluca Straccia, presidente provinciale dei Giovani imprenditori della Cna – che eventi di questo genere si svolgono solitamente nelle grandi città ma abbiamo spinto con tutte le nostre forze perché arrivasse ad Ascoli e possiamo dire con orgoglio di esserci riusciti”.PROGRAMMA INZIATIVA CNA NEXT – “COSA FARO’ DA GIOVANE”ASCOLI PICENO: 6,7,8 GIUGNO 2013- 6 e 7 giugno: giornate di formazione continua per i giovani imprenditori sulla sviluppo e la crescita delle aziende (Palazzo dei Capitani e Oasi La Valle)- 8 giugno: convegno nazionale “Obiettivo, cosa farò da giovane” sulle tematiche relative all’imprenditorialità, allo sviluppo del territorio e alle nuove tecnologie con una visione continue rispetto alla legalità (Palazzo dei Capitani) ![]() |
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LE PROPOSTE DELLA CNA PER IL 2013: DALLA “RIQUALIFICAZIONE URBANA” LE SPERANZE DI RIPRESA DELL’OCCUPAZIONE E DEL FATTURATO NEL PICENOGli interventi per favorire una ripresa, che per il Piceno appare purtroppo ancora lontana, devono partire da un presupposto inderogabile: senza azioni concrete di sostegno per l’occupazione, la recessione, in un territorio come il nostro che ha risentito fortemente dei fenomeni di delocalizzazione e più in generale della crisi della grande industria manifatturiera, continuerà a mordere famiglie e imprese.La situazione disastrosa del nostro territorio sul fronte occupazionale si sintetizza nei dati di chiusura 2012: oltre 12mila disoccupati (quasi 7mila donne) che fanno balzare il tasso provinciale di non occupati dal 5,8 per cento del 2011 al 6,5 per cento di questo inizio 2013. Con l’aggiunta – non certo consolante e incoraggiante – di 23mila persone iscritte nei centri per la mobilità: 422 nuovi ingressi solo nel 2012. Intervenire con una terapia d’urto è inevitabile. La Cna ritiene che per un’azione che incida realmente sul territorio sia necessario tracciare un percorso in grado di innescare un processo virtuoso che traini – proprio come succede per i vagoni di un treno – tutti i comparti produttivi. Per questo l’attenzione dell’Associazione parte dall’analisi di uno dei settori più gravemente colpiti dalla crisi, ovvero quello delle costruzioni.Nel 2012 nel Piceno hanno chiuso i battenti 58 imprese edili. E sono state ben 508 a non farcela più ad andare avanti in tutta la Regione. Una conseguenza inevitabile se si considera – i dati sono dell’Istat – che nell’arco del 2012 i permessi per costruire nel campo dell’edilizia residenziale hanno registrato una flessione di quasi 22 punti percentuali. Questo vuol dire che, prendendo in esame il periodo 2005-2012, il comparto ha perso più del 25 per cento delle sue potenzialità, intese sia come fatturato delle imprese che come occupazione.Ampliando l’analisi a tutto il sistema-Piceno con un’indagine a campione, commissionata dalla Cna al Censis emerge che nel 2013 quasi la metà delle imprese (46,8%) si troverà in una fase di "ridimensionamento" e il 45,3% di stagnazione (45,3%). A questo va aggiunto che sono le imprese più piccole a soffrire maggiormente: si trova in fase ridimensionamento il 46,8% di quelle con 1-4 addetti, il 54,7% di quelle che ne hanno tra 5 e 9; nelle aziende più grandi tale quota scende al 33,5% tra le imprese che hanno 10-19 occupati e al 26,2% per quelle che ne hanno 20-49. E ancora. Se il 38,6% delle imprese è stata costretta negli anni della crisi a ridurre il proprio organico va sottolineato che il 33% è riuscito comunque ad assumere nuovo personale, il più delle volte in sostituzione di figure andate via. Più di un'impresa su quattro (26,4%) ha fatto ricorso alla cassa integrazione, il 17,1% delle imprese ha ridotto l'orario di lavoro dei propri dipendenti, il 16,6% riorganizzato i processi di lavoro, il 13,6% riconvertito professionalità già presenti all'interno dell'azienda. Un'impresa su dieci ha ridotto lo stipendio dei dipendenti (10,7%), mentre sono poco di meno quelle che non hanno rinnovato contratti a termine o di collaborazione (7,9%). In ultimo, il 4,6% di imprese artigiane ha inserito in organico professionalità che non erano presenti in azienda. Ad oggi, l'11,3% delle imprese interpellate sta ancora facendo utilizzo della cassa integrazione.Per la Cna di Ascoli, in un quadro così “depresso” a trecentosessanta gradi è più che mai fondamentale trovare un volano di ripresa. Torniamo quindi ad affrontare il capitolo costruzioni. E non solo perché l’edilizia è statisticamente uno dei comparti più in sofferenza. Ma anche perché dal boom degli anni’60 a oggi, il “mattone” ha fatto sempre da cartina di tornasole per tutta l’economia di un territorio, sia per i momenti di crisi che per quelli di espansione. Ridare respiro alle costruzioni, che come settore portano dietro commesse (e quindi lavoro) anche a tutto il settore impiantistico, vuol dire innanzitutto sostenere un numero tale di imprese artigiane e di Pmi (considerando quelle iscritte alla Camera di commercio di Ascoli e con meno di 10 dipendenti) pari a circa il 35 per cento di tutte quelle che operano nella provincia. Questo, già di per sé, rappresenterebbe un recupero più che significativo per il Piceno, sia in termini di Pil che – priorità delle priorità, ribadiamo – di occupazione. Ma non solo. L’azione delle micro e piccole imprese che operano nel settore delle costruzioni e dell’impiantistica ha nel proprio Dna la capacità di fungere da volano per il resto del tessuto produttivo. Il riferimento va, ovviamente, a piani di recupero e di ristrutturazione per i centri storici e per i borghi di tutto il Piceno. Non sono necessarie opere faraoniche ma interventi diffusi sul territorio. Interventi che, fra l’altro, comporterebbero un salto di qualità significativo anche dell’appetibilità (in chiave di attrattività e quindi di turismo) di tutta la provincia. La gestione di questa vera e propria “ricostruzione” post-crisi può avvenire solo partendo dal basso. Dalle amministrazioni comunali, quindi dalla Provincia e infine dalla Regione. Un piano di sistema, quindi, che rimetta in moto la base produttiva e trascini il resto.Attrattività, quindi turismo (ovvero servizi e indotto: l’agroalimentare con le sue grandi tipicità ad esempio), ma non solo. Riqualificare e ristrutturare vuol dire anche razionalizzazione, risparmio energetico e rispetto dell’ambiente. Da qui la qualità della vita migliore e nuova linfa per settori – come quello ben saldo e di alta qualità – che nel Piceno opera da anni nel campo dell’ecosostenibilità e delle energie alternative. Da un’azione diretta e mirata sulle costruzioni e sulla politica per la riqualificazione dei centri storici si arriva, come nel gioco delle scatole cinesi, a comprendere i più disparati settori produttivi, artigiani, commerciali e di servizi. Una strada segnata che si deve percorrere ma che ha bisogno dell’apporto di tutti.Della politica, da quella del Governo centrale a quella capillare e ramificata sul territorio. Del sistema bancario e del credito che deve tornare ad avere fiducia nel territorio e reinvestire sul territorio il frutto della raccolta dei risparmi. Delle istituzioni e delle associazioni di categoria (datoriali e sindacali) che devono essere sempre più in grado di espletare il loro mandato di “vicinanza” , di informazione e di consulenza nei confronti dei propri imprenditori associati.Facendo una disamina accurata provinciale non possiamo esimerci dal sollevare la questione relativa al credito. A riguardo le nostre proposte sono precise e mirate partendo ad esempio nel poter ridare slancio al Fondo di solidarietà che ha consentito in questi anni di assistere le imprese nell'accesso al credito. Il fondo garantendo operazioni nel medio e lungo termine, oggi più che in passato ha la necessità di essere riorganizzato soprattutto per quelle aziende che sono costrette a consolidare i propri debiti. Altra possibilità può essere quella di attivare un fondo per la formazione che consenta la nascita di nuove piccole imprese, anche come società di capitali, che vadano ad operare in settori strategici, che abbiano come scopo la funzione di veri e propri centri di aggregazione per altre aziende. Da tenere in considerazione inoltre le molte aree site nella provincia che sino ad alcuni anni fa erano centri di produzione importanti e che oggi sono chiuse o in liquidazione. A riguardo possono essere d'aiuto azioni finalizzate alla rinascita attraverso cooperative o aggregazioni di imprese che potrebbero ridar vita ad una nuova ondata di lavoro ed occupazione.Un’azione importante e sinergica che, ad esempio, è fondamentale per il capitolo della formazione. Questione che abbraccia sia migliori e più concrete speranze per i giovani in cerca di lavoro, sia riqualificazione per chi il lavoro lo ha perso e per chi – artigiano o impresa che sia – ha bisogno di nuovi stimoli e di nuove professionalità per aggredire il mercato locale, nazionale ed estero. Questo processo di consolidamento radicato sul territorio – pensiamo appunto a quanto detto sui centri storici – è la base per il rilancio. Con maggiore formazione (e quindi maggiore qualità) e con maggiore competitività (ovvero mercati e soprattutto Internazionalizzazione).Un processo virtuoso che chi rappresenta le imprese deve promuovere, sostenere e difendere. Difendere soprattutto dagli ostacoli che l’avvitamento della crisi ha reso ancora più arduo sormontare. Ribadiamo il credito: da un’indagine di Cna Picena di pochi mesi fa è emerso – tanto per rendere l’idea – che nel 2013 più della metà degli imprenditori nemmeno si recherà in banca per chiedere un finanziamento. E non lo farà perché, ben sapendo la risposta che potrà ottenere, preferisce se non altro evitare di perdere tempo prezioso. Ma l’imprenditore senza poter essere adeguatamente finanziato sarà costretto anche a rallentare la produzione e a rendere meno incisivo il processo aziendale di ammodernamento e di formazione/riqualificazione del personale. Costretto, in sintesi, ad essere meno competitivo, quindi più debole, quindi più a rischio.Rischi che, purtroppo, il sistema-paese riserva sempre più copiosamente. E non solo dal punto di vista della pressione fiscale ormai insostenibile. Ma anche per questioni di ordinaria amministrazione, come ci ricorda ancora l’Istat. Giorni di attesa per i pagamenti alle impresa da parte delle pubbliche amministrazioni: 180 in Italia, 65 in Francia, 36 in Germania, 43 nel Regno Unito. E ancora. Giorni di attesa per una sentenza che faccia rispettare un contratto non onorato da una delle parti: 1.210 in Italia, 390 in Francia. 394 in Germania. 399 in Gran Bretagna. | |
TUTTE LE NORME SULL'ARTIGIANATO CONTENUTE NELLA LEGGE DI STABILITA' 2013 | |
Il 29 dicembre 2012 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge di Stabilità per il 2013 (L.228/2012) contenente disposizioni su diversi aspetti del mondo del lavoro Il provvedimento conferma, anche per il 2013, la proroga delle disposizioni in materia di ammortizzatori sociali in deroga. Misura, quest’ultima, che continua a rappresentare uno strumento indispensabile di supporto alle imprese e di sostegno al reddito dei lavoratori nel corso della crisi economica che stiamo vivendo. La Legge di Stabilità per il 2013 apporta, inoltre, numerose novità anche in materia di disciplina del lavoro, oggetto di cambiamenti dopo l’entrata in vigore della riforma Fornero (L. 92/2012). Altre norme intervengono, poi, sui termini per la costituzione dei Fondi di Solidarietà Bilaterali e sulle politiche per l’incremento della produttività.Ammortizzatori sociali in deroga (articolo 1, commi 254 e 255). In considerazione del perdurare della crisi occupazionale e dell’esigenza di assicurare adeguati strumenti di sostegno a tutela del reddito dei lavoratori, in aggiunta ai 1.000 milioni già stanziati dalla Legge 92/2012 (articolo 2, comma 65) per il finanziamento degli ammortizzatori in deroga, la Legge di Stabilità per il 2013 stanzia ulteriori 200 milioni di euro. Tali risorse arriveranno dalle diminuzione del Fondo per il finanziamento degli sgravi contributivi a favore della contrattazione di secondo livello (118 milioni) e dal Fondo di rotazione per la formazione professionale e per l’accesso al Fondo Sociale Europeo (82 milioni). In quest’ultimo caso si tratta del contributivo integrativo dello 0,30% non destinato dalle aziende alla formazione continua attraverso i Fondi Interprofessionali. L’originario testo della norma prevedeva che il gettito dello 0,30% destinato ai Fondi Interprofessionali per la formazione continua venisse utilizzato per il finanziamento degli ammortizzatori in deroga, rischiando in tal modo di paralizzare l’unico strumento di politica attiva a disposizione delle imprese per sostenere l’aggiornamento e la riqualificazione delle competenze dei propri lavoratori. Tale possibilità è invece prevista, nella versione finale del testo, ma solo in via subordinata nell’ipotesi in cui le risorse stanziate dalla Legge di Stabilità si rivelassero insufficienti. Entro il 30 aprile 2013, infatti, il Ministro del Lavoro, sentite le parti sociali, può disporre eccezionalmente che per il periodo dal 1 giungo 2013 al 31 dicembre 2013 il 50% del gettito totale delle risorse derivanti dal contributo dello 0,30%, comprensivo di quello destinato ai Fondi Interprofessionali, venga assegnato al Fondo sociale per l’occupazione e la formazione ai fini del finanziamento degli ammortizzatori in deroga.Contratti di solidarietà (articolo 1, commi 256 e 405). E’ prorogato anche per il 2013 l’ammontare del trattamento di integrazione salariale per i contratti di solidarietà destinati alle aziende soggette alla CIGS, pari all’80% della retribuzione persa a causa della riduzione dell’orario di lavoro. L’aumento viene riconosciuto nel limite di 60 milioni di euro (lo stanziamento risulta essere inferiore rispetto al 2012, pari a 80 milioni di euro). Confermato il rifinanziamento, attraverso lo stanziamento di 35 milioni di euro, dei contratti di solidarietà di cui all’articolo 5, commi 5 e 8, della Legge 236/1993. Si tratta dei contratti di solidarietà destinati alle imprese escluse dal campo di applicazione della CIGS, che abbiano attivato una procedura di licenziamento collettivo o per evitare licenziamenti plurimi individuali per giustificato motivo oggettivo, e alle imprese artigiane non rientranti nel campo di applicazione della CIGS, anche ove occupino meno di 16 dipendenti, con relativa copertura dei Fondi bilaterali.CIGS per cessazione dell’attività (articolo 1, comma 405). Confermata la possibilità di prorogare il trattamento di integrazione salariale per crisi aziendale per ulteriori 12 mesi.Fondi di solidarietà bilaterali (articolo 1, comma 251). Slitta al 18 luglio 2013 il termine per la costituzione dei Fondi di Solidarietà Bilaterali (articolo 3, comma 4 della Legge 92/2012). Analogamente i termini per la costituzione del Fondo alternativo per il settore artigiano e del Fondo residuale presso l’INPS devono intendersi spostati di pari durata. In materia di Fondi di Solidarietà Bilaterali si stabilisce infine che i Fondi devono assicurare per le casuali previste in materia di CIGO o CIGS, la prestazione di un assegno ordinario di importo pari almeno all’integrazione salariale, la cui durata massima non deve essere inferiore a un ottavo delle ore complessivamente lavorabili da computare in un biennio mobile.Manca infine, tra le misure prorogate per il 2013, il finanziamento della c.d. “piccola mobilità”, ovvero della possibilità di iscrizione alla lista di mobilità, senza indennità, dei lavoratori licenziati da imprese con meno di 15 dipendenti. Come ricorderete, il diritto all’iscrizione era riconosciuto ai soli fini dei benefici contributivi conseguenti all’eventuale rioccupazione del lavoratore (il datore di lavoro poteva, infatti, usufruire in tal caso dell’aliquota contributiva ridotta del 10%). Si tratta di una misura ormai irrecuperabile dato lo scioglimento della legislatura alle porte, ma che rischia di non agevolare la rioccupazione dei lavoratori. A tal proposito Rete Impresa Italia sta operando le opportune pressioni sul Ministero del Lavoro al riguardo.ASPI, mini ASPI e contributo di licenziamento (articolo 1, comma 250). Vengono introdotte alcune novità in materia di ASPI e mini ASPI che, ricordiamo, sono entrate in vigore dal 1 gennaio 2013 e sulle quali, sicuramente, siamo in attesa di delucidazioni da parte dell’INPS. Infine viene modificato l’importo del contributo di licenziamento, introdotto dalla Legge 92/2012, per tutte le interruzioni di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato (il contributo sarà pari al 41% del massimale mensile ASPI per ogni dodici mesi di anzianità aziendale negli ultimi tre anni).Congedi parentali (articolo 1, comma 339). Tale norma interviene su alcune disposizioni del Decreto legislativo 151/201 in materia di congedi parentali, recependo la Direttiva n. 2010/18, attuativa dell’accordo quadro sottoscritto a livello europeo, demandando alla contrattazione collettiva di settore le modalità di fruizione del congedo parentale in forma oraria.Misure per la produttività (articolo 1, comma 481). La Legge di Stabilità, in virtù anche dell’Accordo sulla produttività sottoscritto dalle parti sociali, stanzia 950 milioni di euro per il 2013 e 400 milioni per il 2014 per il rifinanziamento delle misure sulla produttività. Spetterà a un decreto interministeriale disciplinare le relative modalità di applicazione. Se il decreto non verrà emanato entro il 15 gennaio 2013 (termine ordinatorio e non perentorio), il Governo si impegna a promuovere un’apposita iniziativa legislativa per destinare tali risorse a politiche alternative per l’incremento della produttività, per il rafforzamento del sistema dei confidi al fine di migliorare l’accesso al credito per le piccole e medie imprese, e per incrementare le risorse del Fondo di garanzia per le PMI. | |
CNA PICENA E ASSOCIAZIONE LIBERA: GRANDE SUCCESSO DI PUBBLICO PER L'INIZIATIVA DEI GIOVANI IMPRENDITORI SULLA LEGALITA' – PALAZZO DEI CAPITANI DI ASCOLI – 12 DICEMBRE 2012 | |
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DAME DELLA QUINTANA E GIOIELLI DEI MAESTRI ORAFI DELLA CNA: VOTA IL CONNUBIO PREFERITO CON UNA E-MAIL A tempera@cnapicena.it OPPURE CON UN SMS AL 340.7024799 | |
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VOTA CON UNA MAIL O UN SMS IL GIOIELLO CHE PREFERISCI E PARTECIPA ALL'ESTRAZIONE DEI PREMI MESSI IN PALIO DALLA CNA DI ASCOLI E DAGLI SPONSOR PER TUTTI COLORO CHE ESPRIMERANNO LA LORO PREFERENZA Ecco i gioielli dei maestri artigiani della Cna che hanno ornato le dame della Quintana di Ascoli Piceno dal 2010. Qui di seguito una carrellata dei lavori eseguiti e che sono in mostra al Forte Malatesta. I nuovi gioielli sfileranno invece in anteprima la prima domenica di agosto con il corteo storico. Se un gioiello vi piace particolarmente contribuite a farlo vincere nel concorso che la Cna di Ascoli Piceno fa partire da oggi sul proprio sito www.cnapicena.it e che si concluderà a fine settembre, insieme alla mostra al Forte. Per votare il gioiello preferito potete inviare una e-mail a tempera@cnapicena.it (tempera@cnapicena.it) oppure un sms al 340.7024799. Scrivete il nome dell'orafo o del sestiere e l'anno della sfilata. Non dimenticate infine di inserire il vostro nome e un recapito telefonico in quanto, oltre a contribuire a far vincere il gioiello preferito, a conclusione dell'iniziativa verranno estratti a sorte alcuni fra coloro che hanno votato e che riceveranno premi offerti dagli sponsor Cna. |
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1) Alessandro Oddi – Centobuchi – Porta Tufilla – 2010 |
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invia una mail e vota il tuo gioiello preferito: tempera@cnapicena.it | |
GLI ORI DELLE DAME E LE CERAMICHE DEL SANTO: L'INAUGURAZIONE DELLA MOSTRA AL FORTE MALATESTA | |
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GLI ORI DELLE DAME E LE CERAMICHE DEL SANTO: I LAVORI DI PREPARAZIONE PER LA MOSTRA AL FORTE MALATESTA (INAUGURAZIONE VENERDI' 13 LUGLIO 2012 ALLE ORE 17,30) | |
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CON LA CNA DI ASCOLI PICENO PER PROMUOVERE LE AZIENDE SU WEB E SUI SOCIAL NETWORK In più di 400, fra imprenditori artigiani, operatori del settore e studenti di tutte le scuole secondarie superiori di Ascoli Piceno, hanno partecipato al convegno organizzato sabato dalla Cna di Ascoli sulle tematiche relative al web e alle opportunità che la Rete può dare alle piccole e medie imprese del nostro territorio. “Riteniamo che le eccellenze prodotte nei nostri laboratori artigiani – ha detto il presidente della Cna di Ascoli Piceno, Gino Sabatini – abbiano tutte le caratteristiche per presentarsi a una platea più ampia che ormai solo le nuove tecnologie di Internet possono permettere di raggiungere”.
“Il 2012 per la Cna di Ascoli sarà un anno di ulteriore spinta riguardo l’informatizzazione delle imprese – ha aggiunto il cooordinatore provinciale Francesco Balloni – spingendo l’acceleratore sul nostro progetto che riguarda il commercio elettronico ma anche su altre importanti iniziative”.
La Cna di Ascoli ha infatti in programma, proprio grazie alle indicazioni emerse nel convegno che si è svolto nel Centro congressi della Camera di commercio, una serie di interventi per dare ulteriore spinta all’informatizzazione delle imprese soprattutto nel campo del marketing. Fra questo l’Affiliate Marketing, che megli Usa ha mosso nel 2011 qualcosa come due miliardi di dollari, e che consente di far interagire le esigenze di business delle imprese con la Rete intesa proprio come social network. Un’occasione di sviluppo per il mondo delle imprese ma anche per moltissimi giovani che possono così imparare a usare questi nuovi sistemi di comunicazione non solo per il tempo libero ma anche per costruirsi un progetto professionale e di lavoro”. |
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DALLA TERRA ALLE MANI: LE ECCELLENZE DELL'ARTIGIANATO ARTISTICO DELLA CNA IN MOSTRA A PALAZZO DEI CAPITANI DELL'8 AL 18 DICEMBRE
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L'ASSEMBLEA APPROVA IL BILANCIO LA CNA DEL 2012 SCOMMETTE SUI GIOVANI E SULL'INNOVAZIONE
GLI INTERVENTI DEL SINDACO CASTELLI, DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA, CELANI, E DEL CONSIGLIERE REGIONALE CAMELA
DONAZIONE DEGLI ARTIGIANI ALLO IOM DI ASCOLI PER SOSTENERE LE DONNE COLPITE DA TUMORE AL SENO
Al coordinatore Francesco Balloni il compito di illustrare quello che la Cna di Ascoli ha fatto nel corso del 2011 e indicare le linee guida per il 2012 che possono riassumersi in tre grandi filoni: formazione, innovazione e giovane imprenditoria. E proprio sul sostegno a chi sceglie l'avventura di avviare un'attività artigiana si è soffernato Massimo Capriotti, direttore provinciale di Fidimpresa Marche. Capitolo, quello dei giovani sul quale la Cna punta, anche in considerazione del fatto che circa il 47 per cento degli associati di Ascoli Piceno sono under 40.
Al termine dell'Assemblea il presidente Gino Sabatini e la presidente di Cna Artistico, Barbara Tomassini, hanno consegnato ai responsabili delle Iom di Ascoli un assegno, frutto di una serie di iniziative di solidarietà promosse dall'Associazione, che sarà utilizzato per sostenere le spese mediche delle donne colpite da tumore al seno e che si trovano anche in una condizione di difficoltà economica.
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I GIOVANI IMPRENDITORI DELLA CNA A CONVEGNO AD ASCOLI PICENO | |
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LA QUINTANA DEI MESTIERI GLI ORI DELLE DAME E LE CERAMICHE DEL SANTO
LABORATORIO DEI MAESTRI ARTIGIANI DELLA CNA DI ASCOLI PICENO PER LA QUINTANA 2011 |
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Oltre venti maestri artigiani della Cna di Ascoli Piceno al lavoro, per il secondo anno consecutivo, in sinergia con il Comune di Ascoli Piceno e con l'Ente Quintana, per arricchire e dare ancora più risalto al corteo storico della Quintana, torneo cavalleresco che, con i suoi oltre milleduecento figuranti, si pone fra gli appuntamenti più importanti nell'ambito delle rievocazioni in costume di tutta Italia. Insieme agli artigiani Cna, quest'anno, lavoreranno anche i ragazzi dell'istituto d'arte "Licini" che avranno il compito di documentare, con foto, video, filmati e altri prodotti di comunicazione multimediale, il lavoro di preparazione della manifestazione.![]() |
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IL CALENDARIOMartedì 26 luglio – ore 12 – inaugurazione della mostra dei lavori realizzati dai maestri artigiani della Cna provinciale di Ascoli PicenoDa martedì 26 luglio a mercoledì 31 agosto – Esposizione dei lavori realizzati nella Sala dei Mercatori del Palazzo comunaleDomenica 7 agosto – Sfilata in seno al corteo storico degli ori e delle ceramiche realizzati dai maestri artigiani della Cna di Ascoli PicenoFine agosto – inaugurazione mostra fotografica sulla Cna e la QuintanaSettembre – Conclusione mostra fotografica con serata di gala e premiazione dei vincitori delle categorie: Professionisti, Amatori, Studenti | |
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SI CONSOLIDA IL BINOMIO FRA CNA E QUINTANANel 2010 la “comparsa” degli artigiani della Cna di Ascoli con la realizzazione dei gioielli indossati dalle dame nella sfilata di agosto. Nel 2011, grazie alla sensibilità e al grande interesse per questa iniziativa dimostrata dal Magnifico Messere, il sindaco di Ascoli Piceno, Guido Castelli (nella foto a sinistra), la sinergia si è rafforzata. Oltre ai ceramisti, nel 2011, collaborano infatti al progetto i fotografi associati e i ceramisti. L’introduzione della caramica, come ha rilevato in diverse occasioni il professor Papetti (nella foto a destra), testimonia il giusto tributo a una forma di creatività artistica e artigianale che è patrimonio di Ascoli, non a caso da poco entrata a far parte del circuito delle città italiane della ceramica.![]() |
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LA SQUADRA DELLA CNA | |
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Oromoda di Pietro Angelini (orafo, Ascoli Piceno) |
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Anna Maria Gandini (ceramista, Ascoli Piceno) |
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Foto Diletto di Ugo Diletto (fotografo, Ascoli Piceno) |
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![]() Sestiere di Porta Maggiore |
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di Giuseppe Coccia e Alessandro Oddi (orafi, Centobuchi)
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Le porcellane di Patrizia Bartolomei (ceramista, Ascoli Piceno) |
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Eidos foto di Fabrizio Durinzi e Caterna Vagnoni (fotografi, Ascoli Piceno) |
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Studio Atre di Daniele Gaudenzi (orafo, Pesaro) |
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Artè di Barbara Tomassini (ceramista, Folignano) |
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Eidos foto – Giorgia Chelli- (fotografa, Ascoli Piceno) |
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![]() Sestiere di Porta Tufilla |
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Allgold di Giorgio Aguzzi (orafo, Pesaro) |
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di Augusta Schinchirimini (ceramista, San Benedetto del Tronto)
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Foto studio immagine di Dino Cappelletti (fotografo, Grottammare) |
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![]() Sestiere di Borgo Solestà |
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(orafo, Ascoli Piceno)
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Alessandro Lisa (vasaio, Centobuchi)
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Barbara Petrelli (ceramista, Centobuchi) |
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Studio foto immagine di Laura Venditti (fotografa, Grottammare) |
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Sestiere della Piazzarola |
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Antonio Tomaselli (orafo, Ascoli Piceno) |
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Studio ceramico di Silvia Simonetti (ceramista, Ascoli Piceno) |
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Gabriele Viviani (fotografo, Ascoli Piceno) |
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Oromoda di Pietro Angelini (orafo, Ascoli Piceno) |
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Bruna di Massimo Simonetti (ceramista e restauratrice, Sant’Egidio alla Vibrata) |
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Monia Vallesi (ceramista, Ascoli Piceno) |
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Gabriele Viviani (fotografo, Ascoli Piceno) |
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Responsabile Barbara Tomassini Artè, di Folignano Presidente Cna Artistico e Tradizionale |
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Responsabile Paolo Pizzingrilli Ubicom, di Maltignano, Presidente di Cna Comunicazione e Terziario Avanzato |
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GLI STUDENTI DEL LICEO ARTISTICO DI ASCOLI PICENO “OSVALDO LICINI”Oltre ai fotografi professionisti associati alla Cna di Ascoli Piceno sono in campo per documentare il lavoro di preparazione della Quintana, sia nei laboratori artigiani che nelle sedi dei sestieri, 13 studenti della sezione Fotografia Artistica del liceo artistico “Licini”. Coordinati dalla professoressa Cinzia Vagnoni, sono all’opera:Sant’Emidio – Andrea Grelli, Luca PedicelliPorta Solestà – Beatrice De Vincentis, Alba De BerardinisPiazzarola – Sofia Rossi, Riccardo PaciPorta Romana – Luigi Varacalli, Mattia CamaioniPorta Maggiore – Claudia Merlini, Giorgia Amabili, Ilaria SestiliPorta Tufilla – Alice Tassi, Evelin Barzacchi, Juri Livi | |
![]() Iniziativa Cna di Ascoli e redazione de Il Resto del Carlino. Attingendo dal progetto che l’Associazione porta avanti dal 2003 per insegnare i mestieri artigiani agli studenti delle medie, i lavori dei ragazzi verranno pubblicati sul Carlino e votati dai lettoriDa otto anni “Il Volo” porta la sapienza dei mestieri artigiani nelle scuole della provincia Picena. Il progetto della Cna, ideato e promosso dal vice presidente Luigi Passaretti, è partito nel 2003 dalla scuola media di Comunanza e, da lì, è arrivato a coinvolgere altri nove istituti: Force, Offida, Acquasanta, Roccafluvione, Castel Di Lama, Spinetoli, Grottammare e Amandola, per un totale di 27 classi dove gli artigiani associati alla Cna insegnano il loro saper fare ai ragazzi, attraverso lezioni teoriche e pratiche.LUIGI PASSARETTI, L’IDEATORE. “Il progetto Il Volo – spiega Passaretti – è stato sviluppato con l’obiettivo di mettere in relazione il mondo del lavoro e quello della scuola. Passando dalla teoria alla pratica, però, ci si è resi conto che era molto complesso finalizzare gli obiettivi e renderli strumenti pratici e davvero efficaci. Così nel 2003 si è costituito un gruppo di artigiani, associati alla Cna, pronti a intervenire direttamente in classe per avvicinare i ragazzi al mondo del lavoro e in particolare al mestiere di artigiano. Il confronto e la voglia di fare tra professori, artigiani, ragazzi, famiglie, personale non docente ha permesso la crescita di questo progetto che con gli anni si è consolidato come punto di riferimento per la formazione di base dei ragazzi. Ma non solo: lezioni e laboratori curati da i nostri artigiani hanno anche dato un piccolo ma significativo contributo per far capire ai ragazzi il valore del lavoro di gruppo, della socializzazione, della manualità e dell’autostima. Senza contare che, andando a rispolverare qualche mestiere caduto nel dimenticatoio, si è anche contribuito al recupero della memoria storica del nostro territorio”.LA SINERGIA CON IL CARLINO. Da oggi “Il Volo” volerà anche sulle pagine del Carlino: uno spazio verrà dedicato al lavoro svolto dalle varie classi nel corso dell’anno scolastico appena terminato e, da settembre, al progetto didattico verrà abbinata anche un’interessante iniziativa. Ogni classe dovrà realizzare nel corso delle lezioni con gli artigiani un lavoro: le opere, poi, verranno fotografate e pubblicate sul Carlino e i lettori potranno votare la migliore attraverso coupon pubblicati ogni giorno sul giornale. Un modo per mettere in vetrina il saper fare artigiano tramandato di generazione in generazione, con uno sguardo al futuro del Piceno, che può uscire dalla crisi solo recuperando le sue forti tradizioni artigiane.IL PRESIDENTE SABATINI. “Come Cna siamo da sempre convinti, e le nostre azioni su questo territorio lo dimostrano, che la formazione sia l’elemento di base il grado di far crescere il Piceno”. Con questo spirito il presidente della Cna di Ascoli Piceno, Gino Sabatini, promuove a pieni voti il progetto “Il Volo”. “Con questo progetto – dice – è stato fatto un lavoro poderoso con i ragazzi della scuola dell’obbligo, ma la Cna di Ascoli ha sottoscritto convenzioni e stretto sinergie con tutto il mondo della scuola, dagli istituti professionali alle università. Ad Ascoli come a San Benedetto del Tronto abbiamo lavorato più volte gomito a gomito con insegnanti e ragazzi dell’Ipsia. Mentre proprio in questi giorni è nato un nuovo gruppo di lavoro: artigiani della Cna e studenti del corso di fotografia dell’istituto d’arte “Osvaldo Licini” che lavoreranno insieme per documentare il lavoro di preparazione per la Quintana di Ascoli Piceno, in seno alla quale gli artigiani della Cna realizzeranno gioielli per le dame e ceramiche con scene della vita del Santo patrono della Città”.IL COORDINATORE BALLONI. “Il percorso di formazione che in questi anni abbiamo seguito come Cna – aggiunge Francesco Balloni, coordinatore provinciale della Cna Picena – è stato impegnativo e ha creato un indubbio valore aggiunto. La nostra attenzione è stata forte e costante. Come coordinatore della Cna, in un contesto in cui si parla nel dettaglio di formazione (da quella di base a quella universitaria) vorrei però ricordare anche i grandi sforzi che come associazione datoriale abbiamo fatto per chi non è più giovanissimo. Formazione continua, quindi, e corsi di aggiornamento e di riqualificazione per consentire sia ai nostri imprenditori di restare al passo con i mercati che cambiano e sono sempre più esigenti, sia a tutti di aggiornare il proprio bagaglio formativo per meglio accedere al mondo del lavoro. E con la situazione che nel Piceno si è determinata con la dismissione di tante grandi industrie, l’accesso – anzi il riaccesso – al mondo del lavoro ormai da tempo non è più solo un problema dei ragazzi di 18 o 20 anni”.
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Crisi, artigiani strozzati dai crediti, quadruplicati in 3 anni e il 50 per cento non verrà mai riscosso. E' quanto emerge dai dati raccolti dal sistema Cna“Il sistema di rilevamento della Cna – spiega Gino Sabatini presidente provinciale dell’Associazione – ci dice che sono quadruplicati i casi di imprese che non riescono a riscuote i crediti. Eppure hanno lavorato e garantito servizi, forniture e prestazioni. Il 50 per cento non li riscuoterà mai nonostante le azioni legali, gli sforzi e le arrabbiature. Una piccola parte sarà destinata addirittura a chiudere”.Nel Piceno, come in tutta Italia, questo è il volto forse più nascosto della crisi, quello difficile da confessare da ogni imprenditore che con dignità ogni giorno si alza per mandare avanti la sua piccola azienda. La priorità sono la famiglia e i dipendenti. E il trend del Piceno è purtroppo in linea con quello italiano: i crediti insoluti sono quadruplicati negli ultimi tre anni e il fenomeno, stando agli indicatori, è in continua espansione.Le più a soffrire le imprese di costruzioni e di impiantistica, i trasporti e l’escavazione. “Le piccole imprese, in particolare gli artigiani sono strozzate – prosegue il presidente Cna, Gino Sabatini – perchè se non incassano non possono pagare i fornitori, i mutui. E’ una sorta di terribile catena. Tutto è strettamente collegato, e così il sistema collassa. Un dato che fa spavento è l’esplosione del trend dei pregiudiziali gravi come ipoteche legali e pignoramenti: da 86 mila a 375 mila dal 2007 al 2010 in tutta Italia”.“Il problema delle piccole imprese – aggiunge il coordinatore provinciale, Francesco Balloni – è che di solito non si tutelano perchè si fidano. Al contrario delle grandi aziende che effettuano screening aziendali per verificare la solidità: oggi più che mai è fondamentale prevenire. Evitare che si verifichi l’insoluto. Quindi, è questo il compito della Cna, informare perché prevenire è meglio che curare. Senza contare il fatto che l’esperienza insegna che il ricorso alla via non sempre funziona e soprattutto non è molto efficace riguardo ai tempi, di solito stretti, di cui una piccola azienda ha bisogno per rientrare dei crediti. Ma se passa troppo tempo le imprese collassano e tutto il resto diventa inutile”. | |
REGIONE MARCHE E CNA: SINERGIA SEMPRE PIU' FORTE LE RICHIESTE DEL PRESIDENTE SABATINI AL GOVERNATORE SPACCA |
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Governatore, le aspettative delle piccole e medie imprese del Piceno crescono perché le difficoltà in questo nostro territorio sono ancora molto forti, ma anche perché ci sono grandi sfide nell’aria. E questa voglia di ripartire, che di solito è un’aspirazione innata per ognuno di noi, per il Piceno non è più un’opzione ma un imperativo per la sopravvivenza.La Cna, in quanto Associazione di categoria radicata sul territorio, raccoglie le istanze di chi crea lavoro e reddito e le smista a chi di dovere, come un buon centralino che risponde e dirotta. Ma non dico queste cose per presentare il biglietto da visita di un’associazione. Non è certo necessario e nemmeno lontanamente mi permetterei di farlo in questa sede. Dico queste cose, questo sì, per focalizzare l’attenzione di tutti su un nuovo tipo di percorso.Anzi, per focalizzare un vecchio tipo di percorso che ha però bisogno di essere rafforzato e metabolizzato da tutti affinché diventi patrimonio comune e vero volano di sviluppo. Un percorso che così deve viaggiare: istanze delle imprese e azione delle istituzioni. Qualcuno potrebbe pensare che dicendo queste cose si scopre l’acqua calda ma sbaglia. E chi lo pensa fa male all’economia di tutto il territorio. La riprova sta nei fatti. Dall’inizio dell’anno nel Piceno abbiamo avuto esempi forti di quanto una buona sintonia fra soggetti diversi possa fare la differenza – sia per lo sviluppo ma, di questi tempi soprattutto, anche per la sopravvivenza di tante imprese.Quando questa sinergia funziona assistiamo a un piccolo miracolo. I bei programmi, le dettagliate enunciazioni di principio e i tanti buoni propositi, escono dal libro dei sogni e diventano realtà. In toto, o anche solo in parte, ma diventano comunque azioni concrete che fanno bene alle imprese. Cito, per fare un esempio fra tanti, quello che è successo quando si è prospettato lo spettro di un nuovo balzello: il pedaggio sulla superstrada Ascoli-Mare. La Cna ha coinvolto nella propria battaglia la Regione e il Presidente Spacca. E la Regione ha risposto a stretto giro di posta. Battaglia condivisa e azioni sinergiche per rimandare al mittente un qualcosa che se fosse andato in porto ci avrebbe fatto male.Stesso discorso per i gravi problemi scaturiti dall’alluvione. Anche in quel caso la sinergia con la Regione ha dato frutti immediati. La Cna proprio in questi giorni è impegnata a guidare i propri imprenditori associati che hanno subito danni per l’acqua nel percorso – voluto e disegnato dalla Regione – sia per ottenere risarcimenti, sia per poter attingere alle agevolazioni creditizie. Anche se su questo fronte il percorso virtuoso cui facevo riferimento non è ancora arrivato a fine corsa come tutti avremmo voluto. Le istituzioni locali hanno risposto. Il Governo centrale no. Anzi, ha risposto – per ora – in modo inqualificabile: addossando i costi per la ricostruzione proprio a chi da quell’evento naturale ha avuto danni e quindi necessita di sostegno.Buona comunicazione e buona volontà fra i tanti attori di un territorio sono la ricetta vincente. Noi lo diciamo con la voce delle piccole e medie imprese, ma sappiamo di avere la forza e i numeri per parlare anche un po’ a nome di tutti. Dobbiamo rafforzare questi meccanismi di sinergia perché la visione unitaria del Piceno del futuro è realtà nei fatti. E sarebbe quindi un disastro se chi ha compiti di governance del territorio restasse indietro rispetto a quello che è il territorio stesso.Lo scenario che hanno lasciato dismissioni e delocalizzazioni insegna. L’esperienza ci ha insegnato che in molti, purtroppo in troppi, casi lottare contro, fare muro contro muro, non serve a molto quando le stanze dei bottoni sono troppo lontane, fisicamente e non solo. Ma non è questo il punto. Se ci sono i margini per sostenere e strappare la prosecuzione di una presenza che garantisce lavoro, è doveroso farlo. Il problema per il futuro è quando questi margini non ci sono più. Ovvero quando questa o quella grande industria che c’era alla fine, purtroppo, non c’è proprio più. E in questo caso, come sta succedendo ad Ascoli, che il significato di riappropriarsi di uno spazio – a volte significativo sia per dimensioni che per ubicazione – diventa sfida per il futuro. Una sfida per chi resta in questo territorio. Una sfida e opportunità per chi – a causa di una delle tante dismissioni – il lavoro lo ha perso. Una sfida e un’opportunità per chi, come le nostre piccole e piccolissime imprese, resistono senza delocalizzare. Loro resistono e chiedono strumenti adeguati. Noi come associazione di categoria gli diamo voce. Agli altri la risposta, che siano sindaci e assessori comunali, presidenti e assessori provinciali e regionali, presidenti del consiglio e ministri. Come sempre qualcuno risponde prima e meglio qualcuno fa finta, fin che può, di non sentire. Ma più è alta la voce di chi chiede – e il tono si alza fisiologicamente se non si viene lasciati soli a parlare – più è difficile far finta di non sentire.Il 2011, proprio a testimoniare – come dicevo all’inizio del mio intervento – questa voglia di ripartenza e l’importanza di una buona e tempestiva comunicazione, è stato contraddistinto da un fitto e proficuo carteggio fra la Cna e la Regione. Una trama fitta di contenuti con il Governatore Spacca e con gli assessori regionali di riferimento.Di questioni come l’emergenza alluvione e l’ipotesi di pedaggio per l’Ascoli-Mare ho già detto. Vorrei però ribadire soprattutto l’importanza del lavoro fatto in sinergia con l’azione della Regione in materia di accesso al credito. Rilanciare sul territorio le misure individuate dalla Regione in questo campo sono per un’associazione di categoria il segno tangibile di ciò che sta accadendo in positivo per il territorio nel quale si lavora. Per questo la richiesta al Governatore è di continuare a porre grande attenzione – come si sta per fortuna già facendo – su questo punto. Attenzione che per noi vuol dire finanziamenti agevolati e garanzie per l’innovazione, per l’efficienza energetica e la green economy, per incentivare gli investimenti e per una migliore competitività delle nostre aziende.Corsie preferenziali, ovvero vere e proprie autostrade che devono andare sempre più spedite. Proprio come devono fare i rapporti fra le imprese e la pubblica amministrazione: centrale e periferica. Semplificazione, quindi, nella burocrazia, come negli appalti e nell’avvio stesso di un’attività d’impresa. Utilizzando per questo sempre più il web e l’informatica. La strada non è semplice – e quello che è appena successo con il Sistri non ha bisogno di molte parole – ma obbligata.Ma alla governance regionale il Piceno chiede molto di più. E continuerà a chiedere, nella convinzione che sia per il bene e la crescita di tutte le Marche. Chiediamo allora, e proprio in quest’ottica di sistema, più massa critica nella difesa delle nostre eccellenze: made in Italy, ovvero made in Marche. E più sostegno nell’Internazionalizzazione di chi, pur operando in situazioni di eccellenza produttiva tale da poter fare invidia al mondo intero, difetta – per struttura dimensionale – di strumenti adeguati per affermarsi intercettando nuovi mercati. Concetto in seno al quale il termine “nuovi” non deve necessariamente e per forza equivalere a mercati lontani o addirittura lontanissimi.Siamo convinti che il Piceno e tutte le Marche hanno bisogno di uno scatto di sussidiarietà sia per quanto riguarda la richiesta di sostegno che la capacità di offerta. Dalle infrastrutture al progetto di porto per San Benedetto del Tronto, all’offerta turistica mare-monti, all’artigianato artistico e tipico delle città d’arte e dell’entroterra in generale. La mappa di un sistema integrato e dalle potenzialità economiche, sociali ed occupazionali notevolissime è già disegnata. Lo ha fatto per noi prima la natura e, poi, il saper fare di chi in questo territorio lavora e produce da generazioni. Lo slogan della nostra Cna nazionale è diventato questo: “Se vuoi andare veloce vai da solo, se vuoi andare lontano vai insieme agli altri”. Noi, da qui, azzardiamo gettando – come sempre – il cuore oltre l’ostacolo: il Piceno e le Marche hanno bisogno di andare veloce e insieme.Gino SabatiniPresidente Cna Ascoli Piceno |
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LETTERA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO: RIPENSARE IL SISTRI «Un incontro urgente sul tema del Sistri, il sistema informatico di tracciabilità dei rifiuti». E’ questa la richiesta avanzata in una lettera inviata ieri al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi da Rete Imprese Italia, di cui fa parte la Cna.«Desideriamo rappresentarLe la gravità della situazione in cui verrebbero a trovarsi le imprese qualora tale sistema diventasse obbligatorio dal prossimo 1° giugno – si legge nella missiva.«Condividiamo lo scopo per il quale è stato concepito il Sistri, siamo convinti che servirà a combattere la criminalità organizzata in un settore critico e che potrà comportare una semplificazione della gestione, eliminando la documentazione cartacea».Tuttavia le imprese fanno presente a Berlusconi che «dal prossimo 1° giugno 360mila aziende non potranno produrre, trasportare e smaltire rifiuti se non utilizzando le nuove procedure, pena gravi e onerose sanzioni».Il test svolto l’11 maggio scorso con il click day, hanno poi ricordato le associazioni che rappresentano il mondo produttivo, «ha dato un esito che difficilmente avrebbe potuto essere peggiore», aggiungendo che «il novanta per cento delle imprese ha denunciato disfunzioni di ogni genere: inutilizzabilità dei dispositivi informatici forniti dal Ministero, ore e ore di impossibilità di accedere al sistema, interruzione dei collegamenti, procedure lunghissime». |
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IN TRECENTO PER LA FESTA DELL'ARTIGIANO A OFFIDA Un riconoscimento per un ingegnere nato in Albania e che ha compiuto il viaggio verso l'Italia in gommone, per diventare poi imprenditore edile, prendere la cittadinanza italiana ed essere eletto fra i dirigenti della Cna. E, ancora, un ricordo per l'artigiano sanbenedettese morto poche settimane fa in Marocco durante una missione per promuovere la sua azienda. Orgoglio di un'appartenenza, commozione, convivialità. Questo hanno vissuto domenica i quasi 300 imprenditori artigiani associati alla Cna di Ascoli che hanno partecipato alla 5a edizione della Festa dell'artigiano che si è tenuta al ristorante La Fonte di Offida. La giornata di festa e di riflessione che aveva per titolo "Le nostre imprese non sono senza patria", sul tema del radicamento in un territorio del lavoro artigiano, si è aperta con l'introduzione del presidente provinciale, e vice presidente della Camera di Commercio, Gino Sabatini. I risultati e gli obiettivi dell'Associazione sono stati illustrati dal coordinatore, Francesco Balloni. Numerosi i rappresentanti della politica e delle istituzioni che hanno animato il dibattito sul futuro dell'economia picena.Prima del pranzo sociale, come ormai tradizione consolidata per la Cna di Ascoli, consegnate targhe ricordo agli artigiani iscritti da più vecchia data all'Associazione e due targhe speciali. premiati: Franco Buratti (Montemonaco), Franco Fabrizi (Offida), Floriano Gabrielli (San Benedetto del T.), Nerio Gregori (San Benedetto del T.), Emidio Menzietti (San Benedetto del T.), Gennaro Narducci (Ascoli), Alessandro Pozzi (Arquata del T.), Riccardo Sabbatini (Ascoli), Gabriele Straccia (Offida). Premio speciale ad Avni Hasanai (Monteprandone) e alla memoria di Costantino Panfili (San Benedetto del T.). Riconoscimenti, per meriti di lavoro, anche ai dipendenti Annarita Pignoloni, Irene Cicchiello, Daniele Gladioli e Catia Caringola. |
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CONCESSIONI DEMANIALI: OCCORRONO CERTEZZE La Cna ha affrontato in un convegno a San Benedetto le tematiche relative al riordino del demanio marittimo |
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Tra i presenti il Sindaco di San Benedetto, Gaspari, il sindaco di Grottammare, Merli, il presidente della Provincia, Celani, e l'assessore Regionale Canzian. Per la Cna, oltre ai vertici dell'Associazione di Ascoli, il coordinatore nazionale di Cna Nautica, Gamberini, il responsabile del settore Balneazione, Tomei, e l'avvocato Pozzi, consulente di Cna nazionale Produzione e nautica. Fra le tematiche che hanno più interessato la platea (erano persenti un centinaio di imprenditori sia della cantieristica che della balneazione e dei servizi turistici, la durata che avranno le concessioni marittime e gli importanti finanziamenti che nostro territorio potrà avere grazie al Piano dei Porti. Sfide importanti per la costa Picena che necessitano di interventi sinergici e coordinati. "Quando parliamo di aree demaniali – ha detto sempre il presidente Sabatini – parliamo di tutto il territorio costiero, comprese le attività indotte, cioè di centinaia di imprenditori e di migliaia di lavoratori che chiedono regole chiare e certe per non vedere vanificati anni di duro lavoro che hanno portato ricchezza, occupazione e che anche ora ci consentono di guardare al futuro malgrado la gravissima crisi che attanaglia tutto il mondo". |
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Servizi sociali con "sponsor"La Cna “adotta” 7 comuniGli artigiani della Cna “adottano” i servizi sociali dei 7 comuni della Vallata del Tronto. “Un’iniziativa di solidarietà e di promozione delle nostre aziende – ha spiegato il coordinatore provinciale Cna, Francesco Balloni – che vede le nostre imprese come sempre protagoniste del territorio”.L’intesa è stata firmata dal presidente della Cna di Ascoli Piceno, Gino Sabatini e dal presidente dell’Unione comuni, nonché sindaco di Castignano, Domenico Corradetti. “Siamo grati agli artigiani della Cna – ha detto Corradetti – per il supporto che ci vorranno dare”.“Con la sponsorizzazione del mondo delle imprese – ha aggiunto Luigi Ficcadenti – direttore dell’Unione comuni – contiamo di dare una svolta ai nostri risicati budget per quanto riguarda asili, assistenza agli anziani e alle persone diversamente abili”.“La Cna e i suoi artigiani – ha commentato il presidente Sabatini – danno ulteriore testimonianza della loro presenza sul territorio. La sinergia con il comuni, inoltre, potrà dare a molte nostre imprese un importante valore aggiunto per quanto riguarda la visibilità e il marketing”.Le spese che le imprese sosterranno per queste sponsorizazioni potranno essere dedotte dalla dichiarazione dei redditi. | |
Debito Pmi, firmato accordo per una proroga di sei mesi Boccata di ossigeno per imprese Giudizio positivo di Cna per la firma dell'accordo, raggiunto a Palazzo Chigi, sulla proroga della moratoria dei debiti delle pmi. La moratoria – è la valuitazione della Cna Picena – si è rivelata efficace strumento per dare ossigeno alle imprese nella fase più difficile della crisi. La proroga di sei mesi consentirà di mantenere viva la capacità di interlocuzione tra le imprese e il sistema bancario. | |
DUE AZIENDE DELLA CNA PICENA FRA LE IMPRESE ECCELLENTI DELLE MARCHE![]() |
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SPECIALE CNA-FIDIMPRESA MARCHE CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO – SCADENZA DEL 3 MARZO 2011: BANDO INNOVAZIONE PROCESSI AZIENDALI, contributi in conto capitale fino al 30% – SCADENZA DEL 28 FEBBRAIO 2011: BANDO PROMOZIONE RICERCA E SVILUPPO, contributi in conto capitale 35% Per una consulenza gratuita contatta gli uffici di Fidimpresa Marche tua zona POR Marche FESR 2007-2013 Intervento 1.1.1.4.1 (Art. 11 legge 598/94)PROMOZIONE DELLA RICERCA INDUSTRIALE E DELLO SVILUPPO COMPETITIVOScadenza presentazione domande: dal 6 dicembre 2010 fino al 28 febbraio 2011Soggetti beneficiari: Piccole e medie imprese artigiane ed industriali che:a) esercitano attività diretta alla produzione di beni e/o servizi,b) risultano iscritte al registro delle imprese,c) abbiano i parametri dimensionali di Piccola e Media Impresad) non si trovino nella condizione di impresa in difficoltà ai sensi dell’art 1 comma 7 del Regolamento CE n. 800/2008 (pubbl. in GUUE L 214 del 09.08.2008) ;e) non si trovano in stato di liquidazione volontaria;f) non abbiano ricevuto aiuti dichiarati incompatibili e/o non hanno provveduto al rimborso secondo le normative nazionali e comunitarie vigenti;g) abbiano l’attività economica, come risultante dal certificato CCIAA alla data di presentazione della domanda, rientrante nelle attività identificate dai codici ATECO 2007)h) rispettino: – le normative in materia ambientale ed urbanistica; – le norme in materia di salute e di sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro; – condizioni nei confronti dei lavoratori dipendenti non inferiori a quelle risultanti dai contratti collettivi di lavoro stipulati dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative nelle categorie di appartenenza.Detti soggetti sono ammissibili anche se raggruppati in consorzi, ATI o mediante contratti di rete stipulati ai sensi della L. 33/2009 (e succ. mod).Settori ammessi B Estrazione di minerali da cave e miniere con esclusione dei codici 05.10.0, 05.20.0, 08.92.0; C Attività Manifatturiere; D Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata; E Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento; F Costruzioni; J Limitatamente al codice 61-Telecomunicazioni e al codice 62 – Produzione di software, consulenza informatica e attività connesse M limitatamente al codice 72 – Ricerca Scientifica e Sviluppo N Limitatamente ai codici 78 – Attività di ricerca, selezione, fornitura di personale 82 – Attività di supporto per le funzioni d'ufficio e altri servizi di supporto alle imprese.Area Geografica Unità locali ubicate nel territorio della Regione Marche. L’investimento agevolabile deve riguardareuna sola unità locale che deve risultare regolarmente censita presso la CCIAA.Tipologie di intervento:Progetti di ricerca industriale e/o di sviluppo sperimentale da realizzarsi negli ambiti tematici:- Energie rinnovabili, efficienza energetica ed ecosostenibilità di prodotti e processi- Domotica per l’Ambient Assisted Living (prodotti e servizi dedicati all’ausilio di persone svantaggiate per facilitare la vita nell’ambito domestico)- Materiali innovativi e soluzioni tecnologiche avanzate nei prodotti “Made in Italy” customizzati e “verdi”Spese ammissibili Sono ammissibili a finanziamento, al netto IVA, le seguenti tipologie di spesa:- Spese per personale dipendenti esclusivamente impiegato nel progetto- Costi della strumentazione e delle attrezzature di nuovo acquisto per il progetto e per la durata di esso- Spese per servizi di consulenza e per servizi equivalenti- Costi di materiali direttamente imputabili all’attività di ricecaLimiti di investimento: Il costo del progetto non può essere inferiore ad euro 200.000 e non può essere superiore agli importi di seguito specificati:a) per le domande presentate da società di capitali in possesso di un bilancio approvato alla data dipresentazione della domanda, ovvero per le domande presentate da società di persone costituite in anni 2antecedenti a quello della presentazione della domanda, il costo del progetto non può essere superiore a euro 1.000.000.b) per le domande presentate da società di capitali non ancora in possesso di un bilancio approvato alla data di presentazione della domanda, ovvero per le domande presentate da società di persone costituite nell’anno di presentazione della domanda, il costo del progetto non può essere superiore a euro 500.000c) per le domande presentate da consorzi, ATI o mediante contratti di rete si fa riferimento al limite di investimento di cui alla lettera a)Intensità di aiuto Contributi a fondo perduto: L’intervento agevolativo concedibile si articola secondo le misure di intervento di seguito indicate:a) Contributo in conto capitale (a fondo perduto) pari al 35% del costo del progetto ammesso all’agevolazione;b) Eventuale contributo aggiuntivo in conto interessi, a richiesta del proponente, fino ad un massimo del 10% del costo del progetto ammesso all’agevolazione.Le imprese di media dimensione potranno usufruire di tale ulteriore contributo soltanto se il progetto comporta una collaborazione effettiva con un organismo di ricerca.Durata del progetto: I progetti di investimento dovranno concludersi al massimo entro 18 mesi Risorse € 6.004.894,39.POR Marche 2007-2013 –Promozione dell’innovazione dei processi aziendaliScadenza presentazione domande: Dal 15/12/2010 al 03/03/2011 per via telematica. Entro tre giorni lavorativi successivi alla data di invio telematico per i moduli cartacei.Soggetti destinatari: Micro, piccole e medie imprese singole o associate.Settori ammessi:B Estrazione di minerali da cave e miniere con esclusione dei codici 05.10.0, 05.20.0, 08.92.0;C Attività Manifatturiere; D Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata; E Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento; F Costruzioni; J Limitatamente al codice 61-TelecomunicazioniArea Geografica: Sono ammissibili investimenti realizzati in unità locali ubicate nel territorio della Regione Marcheregolarmente censite presso la CCIAAIniziative finanziate: L’intervento prevede contributi in conto capitale volti a sostenere progetti di innovazione finalizzati a stimolare processi di sviluppo all’interno dell’azienda in almeno uno dei seguenti ambiti:1. Innovazione di prodotto;2. Innovazione organizzativa e/o di processo3. Tutela della proprietà intellettuale e difesa del “Made in Italy”4. Innovazione Commerciale.Spese ammissibili Innovazione di prodotto e/o di servizia) Servizi:- Consulenze volte alla realizzazione di studi di settore;- Esecuzione di indagini di mercato;- Servizi di consulenza e altri servizi equivalenti per le attività previste dal progetto, nonché i costi perconsulenze stilistiche ed estetiche e di design, comprese le spese per la realizzazione dei modelli e dei campioni;- Servizi di consulenza per lo sviluppo ed il miglioramento della qualità del prodotto e della sua sostenibilità (Ad es. Ecodesign);- Consulenze per la progettazione ai fini della realizzazione di un prodotto eco-compatibile; – Servizi per la realizzazione dei prototipi e per l’esecuzione delle prove di laboratorio per la verifica delle caratteristiche qualitative del prodotto;- Acquisizione dei risultati di ricerche, di brevetti, di know-how, di diritti di licenza; – Servizi per la creazione e progettazione di marchi, brevetti, disegni e modelli.b) Attrezzature e software:- Acquisizione, tramite commessa esterna, di specifici strumenti, macchinari e attrezzature, nonché per l’utilizzo di idonei laboratori al fine dello sviluppo del nuovo prodotto o dei miglioramenti sostanziali del prodotto esistente- Linee di produzione, macchinari innovativi a controllo numerico, strumentazione di laboratorio e stampi, necessari all’implementazione del nuovo prodotto o del prodotto migliorato;- Software per l’industrializzazione del prodotto;- Software cad per realtà virtuali a supporto della progettazione del prodotto;- Software di simulazione di processo;- Software per la gestione della produzione (cam e cim);- Realizzazione o potenziamento della rete informatica intranet V.P.N. (Virtuale Private Network) cheprevede il collegamento, in modalità client/server, di personal computer e della strumentazioneutilizzata per la realizzazione/miglioramento del prodotto;2. Innovazione organizzativa e/o di processoa) Servizi:- Mappatura delle competenze, di know-how tecnico e manageriale per specifiche categorie professionali;- Sistemi di valutazione della performance dei collaboratori;- Analisi del sistema informativo aziendale;- Analisi ed implementazione di strumenti innovativi di controllo di gestione;- Analisi ed implementazione di sistemi innovativi di controllo strategico;- Analisi procedure organizzative, database strutturali e sistemi di certificazione;- Servizi finalizzati all’ottenimento di certificazioni di processo, sociali ed etiche;- Analisi e mappatura dei processi aziendali;- Sistemi e servizi di progettazione integrata e di ottimizzazione dei cicli di produzione e dellalogistica; – Consulenza per check-up sulla struttura aziendale per rilevare lo stato dell’azienda per quanto concerne gli approvvigionamenti e la commercializzazione, il lavoro, la produzione, il personale e le risorse strumentali;- Servizi propedeutici all’ottenimento di certificazioni volontarie in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro;- Consulenza per l’elaborazione di nuovi modelli organizzativi (analisi della redditività, individuazione dei tempi morti di produzione, gestione passaggi, ottimizzazione scarti di produzione, ecc.), anche ai fini di fusioni di imprese esistenti;- Realizzazione e/o acquisizione di sistemi di rilevazione automatica dei costi aziendali (studi per contabilità industriali, per centri di costo, per commessa, ecc.);- Gestione e implementazione di marchi volontari e standard di qualità (ISO 9001, ISO 22005, ISO 14001) e di prodotto in conformità alla normativa comunitaria, nazionale e regionale e norma UNI CEI 70014 (marchi collettivi e regolamentati e marchi di impresa);b) Attrezzature e software :- Acquisizione di licenze, brevetti e know-how relativo all’home banking;- Realizzazione o utilizzo di piattaforme informatiche per l’integrazione di sistemi gestionali di impresa realizzati o da realizzare;- Adozione di sistemi informatici volti a garantire il controllo dei processi e la tracciabilità e la rintracciabilità dei prodotti tra i soggetti della filiera.N.B. Sono considerate ammissibili le spese per opere murarie se funzionalmente correlate agli investimenti realizzati e entro il limite del 15% dell’investimento relativo alla realizzazione del progetto.Tutela della proprietà intellettuale e difesa del “Made in Italy”a) Servizi :- Ricerche brevettuali sullo stato dell’arte;- Registrazione di marchi, brevetti, disegni e modelli e acquisto di licenze ;- Estensione a livello europeo e internazionale di brevetti già depositati;- Servizi relativi all’l’etichettatura anticontraffazione applicata ai propri prodotti (RFID o analoghi);- Realizzazione del sistema di etichettatura per la tracciabilità del prodotto che consenta di conoscere ogni singola fase di lavorazione a tutela del consumatore e ad identificazione della provenienza, tenendo conto della sicurezza ecologica, ambientale e della tutela della salute, dall’acquisto della materia prima al confezionamento (Etichettatura di qualità);- Adesione alla “Certificazione volontaria 100% Made in Italy” denominata "100% Made in Italy Certificate – Sistema IT01 qualità originale Italiana" .;- Servizi per l’ottenimento di certificazioni volontarie di prodotto necessarie per favorire l’esportazione dei prodotti “Made in Italy”3. Innovazione Commerciale.a) Servizi:- Consulenza per progetti di apertura di nuovi mercati, compresi i mercati esteri, tramite la realizzazione di pacchetti completi di prodotti e servizi;- Studi per strategie di marketing finalizzate all’internazionalizzazione dell’impresa sui mercati determinati- Studi per ricerca di collaborazioni interaziendali, di distributori o importatori esteri, finalizzati alla definizione di accordi industriali o commerciali a rilevanza internazionale;- Studi di fattibilità per la realizzazione di nuovi prodotti e/o nuovi servizi per mercati esteri determinati; – Analisi, sviluppo e monitoraggio del portafoglio clienti e gestione nuovi clienti;- Analisi e sviluppo dei piani commerciali e di marketing;- Servizi propedeutici all’ottenimento di una maggiore efficacia della comunicazione e del marketing ambientale dei prodotti;- Servizi propedeutici alla creazione di reti distributive integrate;- Servizi inerenti la penetrazione in Paesi Target anche attraverso la rete internet;b) Attrezzature e software :- Acquisto hardware, software e banche dati, volti alla creazione di nuovi canali commerciali;- Acquisizione di know-how relativo a servizi per progetti di apertura di nuovi canali commerciali (ecommerce)– nel caso di realizzazione diretta sono agevolabili: acquisto licenze per sistemi operativi e applicazioni, acquisizione conoscenze tecniche per la realizzazione di progetti grafici e gestione del sito e degli applicativi connessi; – in caso di acquisizione di licenze software è agevolabile il costo fatturato dalla società fornitrice;- Acquisizione di soluzioni tecnologiche innovative per lo sviluppo di nuovi processi di esportazione ed internazionalizzazione (show rooms elettronici, banche dati on line della fornitura e della subfornitura, magazzini virtuali; portali per realtà virtuali simulazione dei prodotti, vetrine on line);- Implementazione di progetti e di software specifici per il Customer Relationship Management che realizzino una gestione organizzata delle informazioni sui clienti attuali e potenziali dell’impresa e sui contatti commerciali a supporto delle strategie di marketing;- Creazione di mercati virtuali ovvero di marketplace tra imprese per lo scambio virtuale di beni e servizi;- Acquisizione di sistemi informatici volti al B2B o al B2Cc) Spese per la partecipazione a fiere- Partecipazione a manifestazioni fieristiche all’estero di rilevanza internazionale, partecipazione a meeting o manifestazioni commerciali e promozionali purché non soggette a finanziamento da parte di altri enti (ICE, Regione, ecc) e solo in relazione alla prima partecipazione;d) Spese connesse ai diritti di proprietà industriale- Creazione di marchi collettivi di filieraNell’ambito di tutti i progetti di innovazione presentati sono ammissibili anche le seguenti spese nel limite massimo di € 10.000,00:− Spese di consulenza per la predisposizione del business plan secondo il modello proposto dalbando e studi di fattibilità; Tali spese beneficeranno di un contributo pari al 75% della spesa rendicontata, innalzato al 100% qualora il prestatore dei servizi di consulenza sia in possesso di una certificazione nazionale o europea.Limiti di investimento: Per le Micro e Piccole Imprese Artigiane ed Industriali il costo del progetto non può essere inferiore ad euro 30.000,00. Per le Medie Imprese Industriali il costo del progetto non può essere inferiore ad euro 50.000,00. Qualunque sia dimensione dell’impresa, il contributo sarà comunque calcolato su un ammontare massimo di spese ammissibili non superiore ad € 500.000,00 (€ 800.000,00 per le imprese che presentano progetti di innovazione di prodotto che comportino il rifacimento totale o parziale della linea produttiva e l’acquisto di nuovi macchinari e/o strumentazione).4Intensità di aiuto Contributi a fondo perduto in regime di esenzione (Reg 70/2001) “indipendente dal De Minimis”. L’agevolazione verrà concessa secondo una duplice modalità:a) nel rispetto di quanto previsto nel Reg. 800/2008 e s.m.i., nella forma di contributo in conto capitale, per le aziende che iniziano le attività relative alla realizzazione del progetto, successivamente alla data di presentazione della domanda,ovverob) nel rispetto di quanto previsto dal Reg. (CE) N. 1998/2006, in materia “de minimis”, solo ed esclusivamente per le aziende che hanno avviato gli investimenti relativi alla realizzazione del progetto in data antecedente la presentazione della domanda di contributo, ma comunque successiva al 01/01/2010, secondo le medesime percentuali sopra riportate e nel limite massimo di € 200.000,00 negli ultimi tre esercizi.Misura delle agevolazioni:- spese per servizi di consulenza e per altri servizi: contributo a fondo perduto del 30%;- spese per investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali, contributo a fondo perduto come di seguito indicato:Micro e Piccole imprese Medie imprese: 20% 10%Micro e Piccole imprese in zona: 87.3.cMedie imprese in zona: 87.3.c 30% 20% Per le aziende che presentano progetti integrati, che comprendono quindi la realizzazione di due o più tipologie di intervento, possono chiedere il contributo in forma mista (de minimis e reg. 800/2008) qualora la realizzazione dei singoli interventi segua tempistiche differentiDecorrenza delle spese:Per le aziende che optano per il regime “de minimis”: progetti attivati a partire dal 1° gennaio 2010.Per le aziende che optano per il regime di cui al Reg. 800/2008: progetti da attivare successivamente la presentazione della domanda alla Regione Marche.Durata del progetto: Il progetto deve essere terminato entro il 18° mese dalla data di approvazione del provvedimentoregionale di concessione dei contributiRisorse stanziate € 8.244.543,32 |
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Autoliquidazione 2010/2011: agevolazioni Contributive L’Inail con la nota del 10 dicembre ha fornito indicazioni sulle agevolazioni contributive che si applicano all'autoliquidazione 2010/2011, nonché sugli adempimenti che i datori di lavoro di vari settori devono effettuare per ottenere le agevolazioni contributive in sede di autoliquidazione 2010/2011.L'Istituto, inoltre, ha comunicato le percentuali di riduzione da applicare sul totale premio, calcolato in relazione al tipo di azienda e all'ubicazione della sede operativa, precisando che i datori di lavoro devono indicare sul modulo 1031 gli importi delle retribuzioni soggette a sconto.Lavoratori del settore edile (cod. 103) Per le imprese del settore edile la riduzione dei premi assicurativi, è stata confermata, per la sola regolazione 2010, nella misura dell'11,50%. Le disposizioni riguardano i datori di lavoro che esercitano attività edile, anche in economia, sul territorio nazionale. Il beneficio si applica a favore dei datori di lavoro che occupano operai con un orario di lavoro di 40 ore settimanali, nonché ai soci delle cooperative di produzione e lavoro, sempre che svolgano lavorazioni edili. L'Istituto con la nota del 16 dicembre 2009, n. 10792 ha precisato, che ai fini della fruizione dei benefici contributivi e, quindi, dello sconto edile, i datori di lavoro devono:•essere in possesso dei requisiti per il rilascio della regolarità contributiva nei confronti dell'Inail, dell'Inps e delle Casse edili; •applicare la parte economica e normativa degli accordi e dei contratti collettivi nazionali, regionali, territoriali o aziendali; •autocertificare l'inesistenza di provvedimenti amministrativi o giurisdizionali definitivi in ordine alla commissione delle violazioni in materia di tutela delle condizioni di lavoro indicate nell'allegato A del D.M. 24 ottobre 2007 ovvero il decorso del periodo indicato dallo stesso allegato relativo a ciascun illecito. Entro il termine di scadenza dell'autoliquidazione, ossia entro il 16 febbraio 2011 (16 marzo 2011, solo nel caso venga presentata per via telematica), i datori di lavoro debbono presentare, alla Sede Inail competente, il modello di autocertificazione, disponibile anche sul sito internet dell'Istituto, per l'assenza di condanne passate in giudicato nel quinquennio ai sensi dell'art. 36-bis del D.L. n. 223/2006. Nel caso in cui la richiesta del beneficio sia effettuata per la prima volta con l'autoliquidazione 2011, i datori di lavoro, entro lo stesso termine, debbono anche presentare alla Direzione provinciale del lavoro territorialmente competente il modulo di autocertificazione circa l'inesistenza di provvedimenti definitivi in ordine alla commissione di violazioni in materia di tutela delle condizioni di lavoro ovvero il decorso del periodo relativo a ciascun illecito. Lo sconto per il settore edile non è cumulabile con altri benefici.Imprese artigiane del settore autotrasporto merci Il beneficio della riduzione del premio speciale unitario nella misura del 14,50% è concesso alle imprese artigiane del settore autotrasporto merci in conto terzi, classificate alle voci di tariffa 9121 e 9123; tale riduzione si applica solo per la regolazione 2010 ed è strettamente connessa alle voci di tariffa, pertanto, i componenti del nucleo artigiano (titolari, soci, collaboratori familiari, associati in partecipazione), che svolgono più di una lavorazione, devono applicare la riduzione alla sola percentuale di premio speciale unitario relativa all'autotrasporto.L'Istituto puntualizza che per l'anno 2010 è stata, inoltre, approvata la riduzione dei tassi medi di tariffa per le voci 9121 e 9123 delle Gestioni industria, artigianato e terziario.Inserimento lavorativo dei disabili L'agevolazione è riconosciuta ai soli datori di lavoro che entro il 31 dicembre 2007 hanno stipulato una convenzione per l'inserimento lavorativo dei disabili. Il beneficio della fiscalizzazione del premio si applica nella misura del 50% e del 100%, sia in regolazione che in rata.Maternità, paternità e sostituzione di lavoratori in congedo Lo sgravio contributivo si applica alle aziende con meno di 20 dipendenti che assumono lavoratori con contratto a tempo determinato o temporaneo, in sostituzione di lavoratori in congedo per maternità e paternità. La riduzione del premio è concessa nella misura del 50% dei premi dovuti per i lavoratori assunti (fino al compimento di un anno di età del figlio della lavoratrice o del lavoratore in congedo o per un anno dall'accoglienza del minore adottato o in affidamento), sia in regolazione che in rata. Lo sconto è concesso a condizione che l'impresa sia in possesso dei requisiti per il Durc.Aziende che assumono con contratto di formazione e lavoro I contratti di formazione e lavoro si applicano esclusivamente alla Pubblica Amministrazione. Le riduzioni sono pari al 25% o al 50% a seconda che il datore sia nel Centro-Nord o nel Mezzogiorno.Aziende che assumono con contratto di inserimentoPer i datori di lavoro che assumono con contratti di inserimento è prevista una riduzione delle specifiche retribuzioni nella misura del 25%, del 40%, del 50% e del 100%, in presenza delle condizioni previste dal D.Lgs. n. 276/2003 e dal Regolamento Ce n. 2204/2002. Imprese artigiane ai sensi della legge n. 296/2006L'Inail evidenzia che a favore delle imprese iscritte alla Gestione Artigianato aventi determinati requisiti è stata prevista dal 1º gennaio 2008, per effetto della legge n. 296/2006, la riduzione dei premi nella misura indicata da decreti ministeriali. Tale beneficio per gli anni 2009 e 2010 non è stato ancora fissato, in quanto ancora non è stato emanato il relativo decreto ministeriale; pertanto, si devono attendere ulteriori comunicazioni. Al momento lo sconto è applicato alle imprese in regola con tutti gli obblighi previsti dal D.Lgs. n. 81/2008 e successive modificazioni, e dalle specifiche normative di settore, che non abbiano registrato infortuni nel biennio precedente alla data della richiesta di ammissione al beneficio.Dall'anno 2011, la riduzione sarà applicata in presenza dei requisiti previsti e nella misura che sarà fissata dai decreti ministeriali, purchè gli interessati ne abbiano preventivamente presentato richiesta. Allo scopo di semplificare le modalità di presentazione, la richiesta si considera presentata se l'impresa artigiana certifica nel modulo per la dichiarazione delle retribuzioni relativo all'autoliquidazione dell'anno precedente di essere in possesso dei requisiti previsti dalla legge.Per usufruire della riduzione che sarà eventualmente applicata alla regolazione 2011, sia per i premi ordinari, che per i premi speciali unitari, in occasione dell'autoliquidazione 2011/2012 (scadenza 16 febbraio 2012), gli interessati devono barrare la casella appositamente inserita nel modulo di dichiarazione delle retribuzioni per l'autoliquidazione 2010/2011, recante la dicitura "Certifico di essere in possesso dei requisiti ex lege n. 296/2006, art. 1, commi 780 e 781".Rateazione del premio di autoliquidazioneÈ possibile pagare il premio di autoliquidazione in quattro rate dello stesso importo, con applicazione degli interessi. Il datore di lavoro deve manifestare la sua volontà: si può avvalere della rateazione barrando sulla casella "Sì", altrimenti su quella "No" del modulo per la dichiarazione delle retribuzioni (qualora invece non si manifesti alcuna volontà specifica viene preso a riferimento quanto dichiarato nella precedente autoliquidazione).La rate hanno scadenza il 16 febbraio, 16 maggio, 16 agosto e 16 novembre 2011, aumentate degli interessi con il tasso stabilito dal Ministero dell'economia e finanze e determinato in relazione a quello medio di interesse dei titoli del debito pubblico dell'anno precedente.Durc per benefici contributiviLa fruizione delle agevolazioni contributive stabilite dalla normativa in materia di lavoro e legislazione sociale (relative ad esempio al reimpiego dei dirigenti, alla sostituzione dei lavoratori in maternità e paternità ed agli edili), dipende dal possesso dei requisiti previsti per il rilascio del Durc. La verifica della regolarità dovrà essere effettuata dalle Sedi Inail (anche presso l'Inps).I controlli sulle autocertificazioni relative alla assenza di violazioni di cui modulo allegato al D.M 24 ottobre 2007 dovranno essere effettuate dalla Direzione provinciale del lavoro, mentre le Sedi dovranno solo accertarsi che esistano tali autocertificazioni. | |
MARCHE: L'ANALISI DELL'OCCUPAZIONE Permane una situazione di incertezza nel mercato del lavoro caratterizzato, nel terzo trimestre 2010, da una flessione sia del livello occupazionale sia della disoccupazione, con conseguente incremento delle persone inattive Un calo fisiologico dell’occupazione era forse prevedibile a causa del forte ricorso agli ammortizzatori sociali, con particolare riferimento alla componente straordinaria della cassa integrazione, osservato nei mesi scorsi. La diminuzione della disoccupazione è probabilmente imputabile ad effetti di scoraggiamento e di un generale aumento delle persone inattive (+5,9%). Il tasso di occupazione diminuisce di un punto percentuale e si attesta, per il complesso della popolazione attiva al 63%; stessa variazione per il tasso di disoccupazione che scende al 5,6%.Il dato occupazionale è confermato dal saldo assunzioni cessazioni di grandezza negativa e pari a -7.200 unità circa. Luci e ombre anche in riferimento al ricorso agli ammortizzatori sociali: al calo della mobilità e della cassa integrazione ordinaria fa riscontro un incremento del 6,5% di quella straordinaria che potrebbe ancora avere ripercussioni negative sulle future dinamiche del mercato del lavoro.Le forze di lavoroSi contrae l’offerta di lavoro: nel terzo trimestre 2010 le forze di lavoro diminuiscono nelle Marche del 2,5% con particolare intensità per la componente femminile (-4,3%). Nella media del Paese il trend è stabile mentre si registrano dinamiche positive nelle regioni Nord Est e Centro. Il tasso di attività si attesta al 66,9% in calo di 1,7 punti rispetto lo stesso trimestre del 2008; per le donne la flessione è più marcata (-2,4 punti) posizionando l’indicatore al 57,6%.L’occupazioneProsegue, anche in questo terzo trimestre 2010, la flessione della base occupazionale della regione: nel periodo luglio-settembre il numero di occupati cala dell’1,5% con una perdita, rispetto allo stesso trimestre del 2009, di circa 9.800 posti di lavoro. Il trend risulta più accentuato rispetto a quelli di tutti i riferimenti territoriali considerati.Le dinamiche sono di segno opposto in riferimento alle due componenti di genere: al lieve incremento registrato dagli uomini (+0,2%) fa riscontro la forte riduzione delle donne, in calo del 3,7%, con un ritmo molto più accentuato rispetto a quello osservato nelle circoscrizioni di riferimento.In riferimento alla posizione nella professione, il calo dell’occupazione è attribuibile unicamente alla componente degli indipendenti (-5,3%), mentre quella dipendente rimane sostanzialmente costante. Cresce il numero degli occupati in agricoltura (+2,3% pari a circa 450 unità) e soprattutto nelle costruzioni: in tale settore si registra un incremento del 17,8% che riguarda sia i dipendenti che gli indipendenti seppure, quest’ultimi, in termini meno accentuati. Fortecontrazione, viceversa, nell’industria in senso stretto: durante il periodo luglio–settembre i posti di lavoro sono circa 16.000 in meno con un calo complessivo del 7,3% che coinvolge entrambe le componenti dell’occupazione. Il calo di dipendenti del settore industriale è di oltre 13.400 unità. Segno meno anche per il terziario che deve la sua flessione alla battuta d’arresto registrata nelle attività commerciali. In questo caso si osserva un calo degli indipendenti del 6,3% mentre i dipendenti rimangono sostanzialmente costanti.Cala di un punto percentuale il tasso di occupazione che si posiziona così al 63%, circa tre punti percentuali al disotto del valore registrato nel Nord Est. Per le donne la flessione è più accentuata con l’indicatore che scende di circa due puntipercentuali e si attesta al 53,4%. La differenza con la componente femminile del Nord Est si amplia e sale ad oltre tre punti percentuali.Le persone in cerca di occupazione e le non forze di lavoroCala in termini rilevanti il numero di persone in cerca di occupazione (-17,3%) mentre continua ad aumentare nel resto del Paese (+2,8%). Il calo è più accentuato per gli uomini che registrano una flessione del 24,2% mentre per le donne la flessione è del 10% circa. Si noti che, ad eccezione del Nord Ovest, le donne disoccupate continua ad aumentare ovunque.Il tasso di disoccupazione complessivo cala di un punto percentuale e si attesta al 5,6%, due punti al di sotto della media nazionale ma superiore di 1,2 punti rispetto al Nord Est. La disoccupazione femminile è al 7,3%, un valore a metà tra la media nazionale e quella del Nord Est; quella maschile si attesta al 4,4% e si avvicina maggiormente alla media delleregioni del Nord Est.I dati di fonte amministrativa: ingressi e uscite dal mercato del lavoroIl quadro al III trimestre 2010 – Nel terzo trimestre 2010 il saldo tra assunzioni e cessazioni registra un valore negativo pari a 7.276 unità: si tratta del risultato più favorevole rispetto ai due trimestri di riferimento mentre il valore cumulato, ossia quello relativo al periodo gennaio–settembre 2010 risulta ampiamente positivo con un numero di ingressi nell’occupazione che supera le uscite di circa 24.200 unità. Tale valore dovrebbe esprimere il saldo di una consistente quota di occupazione presente sul territorio al netto del lavoro nero che, per definizione, non viene intercettato dalla fonte amministrativa. Non è tuttavia riconducibile per intero ai complessivi saldi occupazionali di fonte Istat i quali consideranol’occupazione residente sul territorio nonché tutte le componenti di quella indipendente inclusi imprenditori, liberi professionisti e lavoratori in proprio che, viceversa, non sono ovviamente oggetto di comunicazioni obbligatorie.Nel III trimestre 2010 le assunzioni effettuate da imprese e pubbliche amministrazioni della regione Marche sono state complessivamente 73.673. Il territorio del Ciof di Ancona intercetta il 16,36% della complessiva domanda di lavoro. Seguono poi, in modo coerente alle precedenti osservazioni Fermo (11,2%) e Pesaro che scende al 9,44%. Nonostante il maggior incremento della componente maschile le assunzioni riferite alle donne rappresentano il 51,6% della complessiva domanda di lavoro.Le assunzioni: l’analisi tendenzialeProsegue, dopo il dato positivo del precedente trimestre, la favorevole evoluzione della domanda di lavoro. Rispetto al terzo trimestre 2009 le assunzioni crescono infatti del 6,5%, con un trend che risulta espansivo su quasi l’intero territorio della regione Marche. In negativo, infatti, risultano solo le aree del Ciof di Tolentino (-0,7%) e San Benedetto (-0,5%), mentre incrementi rilevanti si riscontrano nella provincia di Pesaro e Urbino, nel Ciof di Civitanova (+13,0%) e in quello di Fabriano (+10,9%).Le assunzioni aumentano del 12,7% per gli uomini mentre per le donne le dinamiche sono decisamente più contenute (+1,3%). Nel complesso, tuttavia, l’incidenza della componente femminile si attesta al 51,6%.L’aumento di assunzioni riguarda, tuttavia, forme contrattuali a tempo determinato, caratterizzate da forti contenuti di flessibilità e precarietà. Si registra, infatti, un incremento del 29,2% per i contratti di somministrazione e del 31% circa per il lavoro intermittente; collaborazione, apprendistato e tempo determinato registrano dinamiche positive ma più contenute con variazioni comprese tra il 2% e il 3% circa. Ancora in flessione gli ingressi nell’occupazione permanente: le assunzioni a tempo indeterminato diminuiscono infatti del 3,9% e la loro incidenza sul flusso complessivo scende all’8,7% dopo che nel corso del 2009 si era attestato su una percentuale superiore al 15%.Le dinamiche settoriali della domanda di lavoro mettono in evidenza una decisa ripresa del settore industriale che segna, in complesso, un incremento del 31,2%. Calzaturiero (+47,1%) e meccanica (56,9%) possono essere considerati i settori trainanti ma buone performance si registrano anche nell’alimentare (+16,6%) e nel tessile abbigliamento (+17,3%). Sostanzialmente stabile il numero di assunzioni nel terziario dove alla buona espansione di commercio (+9,0%) e trasporti (+17,4%) si contrappone il calo del lavoro domestico (-32,1%) e della componente residuale (-2,3%).Il saldo assunzioni e cessazioniNel terzo trimestre 2010 la differenza tra ingressi e uscite dallo stato di occupazione assume segno negativo (-7.276). Tuttavia, tale valore risulta in miglioramento del 19,6% rispetto al corrispondente periodo 2009. Dal punto di vista territoriale la situazione è alquanto eterogenea, in quanto nel territorio di sei Ciof il saldo registra valori moderatamente positivi; tra questi si mettono in evidenza Jesi (+518) e Tolentino (+515).Il dato è negativo per entrambe le componenti di genere: per gli uomini si attesta a 4.479 mentre per le donne a -2.797. In riferimento alle tipologie contrattuali si hanno saldi negativi per il tempo indeterminato (-4.950) e quello intermittente (-3.339). Mostrano valori positivi i saldi relativi al tempo determinato (1.832) e al lavoro domestico (1.277).Osservando i settori di attività si registrano valori positivi per le attività del primario (+1.860) e alcune componenti dei servizi come l’istruzione (4.614) e il lavoro domestico (+1.275).Prevalgono viceversa le cessazioni nell’ambito del manifatturiero, ad eccezione dell’alimentare (+81). In tutte le fasce di età si riscontra un saldo negativo che assume valore particolarmente critico per la classe 15-24 anni (-3.686).Le liste di mobilità nelle MarcheNel terzo trimestre 2010 i lavoratori collocati in mobilità sono 2.766 con una diminuzione, rispetto al III trimestre 2009, del 13,1%. Il dato risulta invece superiore ai valori rilevati nel III trimestre 2008 (2.120). Gli uomini sono 1.513 (-10,3%) e superano le donne che si attestano a 1.253 unità (-16,3%). Prevale la mobilità non indennizzata che riguarda 1.760 lavoratori e risulta in calo del 22%, mentre quella indennizzata, che interessa oltre 1.000 addetti, è in crescita dell’8,5%. Gli stranieri collocati in mobilità sono 522 (-2,2%), mentre gli italiani 2.244, ma registrano una flessione più accentuata (-15,3%). Il ricorso alla mobilità diminuisce in particolar modo nelle province di Fermo (-57,3%) e di Macerata (-33,5%), mentre aumenta soltanto ad Ancona (18,9%). In riferimento ai settori di attività si riscontrano incrementi per l’alimentare (+18,5%) e il tessile abbigliamento (+28,5%) che, con 434 licenziamenti, risulta il settore con il maggior numero di casi. Tutti gli altri comparti del manifatturiero evidenziano un trend favorevole rispetto al corrispondente trimestre del 2009. Mostrano ancora segnali di difficoltà alcune componenti del terziario come i trasporti (+93,4%) e i servizi alle imprese (+62,1%).La cassa integrazione guadagni nelle MarcheIl ricorso alla cassa integrazione si riduce del 43,9% nel confronto fra terzo trimestre 2009 (6.120.113 ore) e terzo trimestre 2010 (3.344.939 ore). Il trend è nel complesso più favorevole rispetto alla media nazionale, in calo dell’8% circa.Sia nelle Marche che in Italia cala la componente ordinaria: nella nostra regione le ore riferite all’industria sono poco più di 1 milione, con una flessione del 73,3%.Continua viceversa a crescere, seppure in termini più contenuti, sia rispetto alle precedenti rilevazioni sia rispetto al trend nazionale, il ricorso alla CIG straordinaria. Nelle Marche si osserva un incremento del 6,5% mentre nell’intero Paese la variazione si attesta al 126,3%.Passando ad esaminare le due componenti della CIG, si può notare che la componente ordinaria registra, in termini tendenziali, una significativa diminuzione (-71,3%), mentre quella straordinaria (2.154.972 e 2.294.268 ore) cresce leggermente.Ancona è la provincia in cui il ricorso alla cassa integrazione è maggiore (1.711.610 ore) seguita da Pesaro e Urbino (oltre 781mila). Macerata è la provincia con il minore numero di ore (quasi 450mila).La componente ordinaria diminuisce in tutto il territorio regionale mentre quella straordinaria aumenta solo a Pesaro e Urbino (+217%) e Ancona (+18,7%).A livello settoriale, le meccaniche rappresentano il 53% delle ore totali concesse nelle Marche, oltre 1milione 835mila, seguite dalle pelli e calzature (478mila), dal legno mobile (361mila) e dal tessile abbigliamento (oltre 294mila). (fonte Regione Marche)
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Rifiuti, proroga per l'avvio del SistriPositivo il commento della Cna di Ascoli Piceno![]() |
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CNA E IOM: UNA PASSIONE PER LA VITA![]() |
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SERATA DI FESTA E DI RIFLESSIONE ALLA CARTIERA PAPALE
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NUOVE NORME PER L’APPRENDISTATO ANCHE NEL PICENO: LA FORMAZIONE DEI GIOVANI SI POTRA’ FARE ANCHE ALL’INTERNO DELLE IMPRESE ARTIGIANE![]() |
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GRANDE SUCCESSO DELL'INIZIATIVA ASCOLANA: IN SALA OLTRE 200 IMPRENDITORI ARTIGIANI E UN CENTINAIO DI STUDENTI DELLE SCUOLE SECONDARIE SUPERIORI DEL TERRITORIO ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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I MAESTRI ORAFI DELLA CNA DI ASCOLI E FERMO PER LA QUINTANA DEL PRIMO AGOSTO 2010 |
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"Rete Imprese Italia" un'unica voce per 2 milioni d'imprese
PERCHÉ UN MANIFESTO DELLE
La lezione fondamentale della “grande crisi” sta nella necessità di una forte rivalutazione delle buone ragioni dell’economia reale e del lavoro. Anche nel nostro Paese e soprattutto nel nostro Paese, queste buone ragioni coincidono largamente con le ragioni di quel sistema di piccole e medie imprese e di impresa diffusa, che così profondamente connota i processi di sviluppo territoriale. Dare risposta a questa esigenza significa costruire opportunità di crescita, di sviluppo, di coesione sociale e territoriale. Dare risposta a questa esigenza è una responsabilità condivisa: delle istituzioni e della politica, delle forze economiche e sociali. Ed è una responsabilità che avvertiamo anzitutto come nostra: di chi pone al centro della propria missione di rappresentanza la relazione stretta tra imprese e territori. Il Manifesto vuole dunque essere il contributo responsabile di un’Italia produttiva che non si arrende alla paura, consapevole delle difficoltà, nuove e pregresse, che occorre affrontare e superare per crescere di più e meglio, per costruire sviluppo e coesione sociale e territoriale. E’ il contributo del “popolo del fare impresa” che ha ormai preso le misure del nuovo scenario competitivo. Lo ha fatto “cambiando pelle” con ristrutturazioni profonde, silenziose ed anche dolorose. Lo ha fatto dimostrandosi capace di andare oltre l’economia delle “reti corte”; compiendo la transizione dal “lavorare per produrre” (simboleggiato dalla catena del valore con al centro il prodotto) al “produrre per competere” (simboleggiato dalla ragnatela del valore con al centro il consumatore/cliente); aprendosi alla contaminazione tra la produzione ed il mondo dei servizi, dell’artigianato, del commercio, delle reti, del turismo, dell’esperienza e della creatività. Lo ha fatto cercando di coniugare insieme competizione ed efficienza da un lato, e prossimità e coesione sociale dall’altro. Senza soggiacere né all’euforia della “new economy”, né alle suggestioni delle privatizzazioni senza liberalizzazioni e del primato della finanza. E chiedendo, invece, più credito per l’impresa e per l’economia reale. Chiedendo al sistema bancario più apertura e lungimiranza; più collaborazione e più prossimità territoriale. Questo è il “popolo del fare impresa” a cui tutti – e non solo noi che particolarmente lo rappresentiamo – oggi riconoscono una crescente capacità di giocare un ruolo prezioso nel futuro del Paese, tanto sul piano dello sviluppo economico, quanto sul piano della dinamica sociale. Un ruolo nutrito dall’impegno al rischio, al lavoro duro, al merito, alla legittimazione del territorio e delle sue eccellenze, ed aperto ai grandi temi della modernità: efficienza ed innovazione continuata, internazionalizzazione e terziarizzazione. Piccole e medie imprese ed impresa diffusa sono, dunque, tutt’altro che anomalia o contraddizione, eccezione o marginalità rispetto alla modernità. In Italia come in Europa. L’Europa lo ha riconosciuto con lo Small Business Act, fatto proprio anche dal nostro Paese. Ha cioè riconosciuto la necessità di politiche dedicate alle PMI come condizione fondamentale per la loro crescita e, in questo modo, per il loro contributo ad un realistico perseguimento degli obiettivi di Lisbona, per come riletto – proprio alla luce della “lezione” della crisi e delle prospettive del dopo-crisi – attraverso le proposte di Europa 2020. Ma il “pensare anzitutto al piccolo” dello Small Business Act non è né un anacronistico ripiegamento su orizzonti localistici rispetto allo scenario difficile ed inquieto della globalizzazione, né l’evocazione di politiche da “riserva indiana”. E’ invece l’impegno a far sì che, ad ogni livello della scala dimensionale, le imprese possano ricercare maggiore efficienza e crescere. Crescere singolarmente ed attraverso aggregazioni di gruppo e di rete, relazioni di distretto e di filiera. Senza “riserve indiane”: né per le PMI, né per i “campioni nazionali”. Le riforme istituzionali necessarie per il migliore funzionamento del circuito della decisione politica ed amministrativa. Le riforme economiche e sociali necessarie per un’Italia più ambiziosa: per un’Italia che voglia costruirsi un futuro più prospero e più giusto. I capitoli dell’agenda delle riforme sono, peraltro, notissimi. Qui ed oggi, ci preme soprattutto ribadire, sul piano del metodo, l’importanza, ai fini del concreto avanzamento di questa agenda, della ricerca della maggiore convergenza tra le istituzioni, le forze politiche, le forze economiche e sociali. E, sul piano del merito, l’importanza – nel quadro del federalismo istituzionale e fiscale che verrà – della qualità della collaborazione, e di più della cooperazione, tra funzione pubblica ed iniziativa organizzata dei privati, anche ai fini di una decisa semplificazione del sistema amministrativo e della riduzione degli oneri burocratici. Così come della collaborazione, e di più della cooperazione, tra impresa e lavoro. Sono infatti queste virtuose “complicità” – tra pubblico e privato, tra impresa e lavoro – ad essere determinanti, oggi e nel futuro prossimo venturo, per la definizione di una piattaforma delle regole che sospinga, nel nostro Paese, merito e talento, innovazione e produttività, crescita e mobilità sociale, competitività e coesione territoriale. Regole per il controllo rigoroso degli andamenti della finanza pubblica e per la riduzione del debito, ma anche per un sistema di tempi di pagamento più “europei”. Regole per un federalismo che sia occasione di maggiore produttività della funzione pubblica e della spesa pubblica, e di riduzione della pressione fiscale complessiva in parallelo al contrasto e recupero di evasione ed elusione. Regole per un federalismo pro-competitivo e responsabilmente solidale, e che sia così occasione di maggiore crescita e sviluppo per l’intero Paese, a partire dal Mezzogiorno. Regole per il completamento del circuito della flexicurity attraverso la riforma degli ammortizzatori sociali e la qualità dei processi diformazione continua, e per una sicurezza sociale responsabilmente e saldamente fondata sul lavoro, su più lavoro, e che, in questo modo, divenga più inclusiva e finanziariamente più sostenibile. Regole per la valorizzazione del merito e del talento: nella scuola e nell’Università come nel mercato del lavoro. Regole per una piena integrazione tra politica industriale e politica per i servizi, costruita sulla centralità dell’innovazione e degli investimenti infrastrutturali, sulla valorizzazione dell’identità italiana e sul ruolo propulsivo della risorsaturismo, sulla riduzione del costo dell’energia e sulle nuove opportunità della greeneconomy. Fare avanzare il cantiere delle riforme, condividere ed applicare queste regole è – ancora una volta – una responsabilità condivisa. E che richiede, in particolare, la volontà e la capacità di sottrarre le scelte alla logica della massimizzazione dei ritorni a breve, alla “dittatura del breve termine”. Per quel che più direttamente ci riguarda, significa anche andare oltre un modello di rappresentanza degli interessi delle imprese troppo frammentato: per classi dimensionali, per logiche settoriali, per anacronistiche appartenenze politiche originarie. Significa, in positivo, ricomporre questa frammentazione per fare anzitutto valere il contributo delle imprese del territorio alla coesione ed alla vitalità collettiva dell’Italia. Da tempo, lavoriamo insieme. Ed è stato un lavoro concreto ed importante. Sappiamo, però, che occorre fare di più e meglio. Di più e meglio per dare voce comune, identità e visibilità, capacità di rappresentanza e di rappresentazione alle imprese del territorio, al “popolo del fare impresa”. E’ questa, oggi, la nostra fondamentale assunzione di responsabilità. Per questo, oggi, pensiamo che sia necessario aprire una nuova fase. Una fase in cui il nostro lavorare insieme assuma forme organizzativamente più stabili e strutturate, acquisisca contenuti programmaticamente più impegnativi, si misuri con obiettivi più ambiziosi. Quelli necessari per un’Italia che, tutta insieme, voglia crescere di più e meglio. Per questo, oggi,nasce …. Questa è, in definitiva, la nostra ambizione: modernizzare la rappresentanza delle imprese per modernizzare l’economia e la società italiana. Vogliamo farlo in nome delle buone ragioni, dell’economia reale e del lavoro del nostro Paese. Possiamo farlo, perché realmente rappresentiamo larga parte di questa economia reale. Dobbiamo farlo, perché l’Italia tutta – a partire dalle imprese che rappresentiamo – merita un futuro migliore.
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LA SFIDA DELLA SICUREZZA E DEL RISPARMIO ENERGETICO![]() ![]() ![]() |
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TRECENTO IMPRENDITORI ALLA FESTA DELL’ARTIGIANO LA CNA SI CONFERMA LEADER SUL TERRITORIO PER QUANTO RIGUARDA LA RAPPRESENTANZA DEL MONDO DELLA PICCOLA E MEDIA IMPRESA ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Protocollo d'intesa Ipsia-Cna di Ascoli![]() ![]() ![]() |
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DI PORTO DI SAN BENEDETTO, ASUR E CNA PER LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Il comandante del porto di San Benedetto con proprio decreto ha istituito il Comitato di sicurezza e igiene del lavoro. Il Comitato ha lo scopo di “formulare proposte in ordine alle misure di prevenzione e tutela per la sicurezza ed igiene del lavoro”. Per richiamare l’attenzione di tutte le ditte che operano nell’ambito dei porti ricadenti nella giurisdizione del compartimento marittimo di San Benedetto, sulla normativa vigente in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, la Capitaneria, insieme all’Asur 12 e alla Confedarazione nazionale dell’artigianato, ha organizzato ieri un incontro nel corso del quale sono stati trattati vari aspetti della sicurezza nei luoghi di lavoro anche al fine di prevenire il verificarsi di possibili infortuni ed incidenti nell’ambito delle attività portuali. |
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120 OPERATORI DELLA BELLEZZA A CONFRONTO CON LA CNA Sala gremita, relazioni interessanti, pubblico partecipe. Sono questi gli eccellenti risultati che la Cna di Ascoli Piceno ha raggiunto con il convegno organizzato presso la Libreria Rinascita. "Il tema del rapporto fra medico e operatore della bellezza – spiega Sandra Giuveia, presidente provinciale dell'Unione Cna Benessere e Sanità – è moltosentito dagli operatori del settore. Il successo di pubblico dell'iniziativa ci conforta e ci stimola a proseguire su questa strada". |
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A PORTO SAN GIORGIO LE CABINE DI REGIA PROVINCIALI DI ASCOLI E FERMO PER L’ATTUAZIONE DEL PROTOCOLLO D’INTESA REGIONE-ARTIGIANI
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Cna innovazione Marche:Le "Imprese eccellenti"![]() |
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G R A N D E N O V I T A' ! ![]() |
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GINO SABATINI ALLA GUIDA DI "PICENO PROMOZIONE"
Questo l'elenco dei 22 nuovi consiglieri della Camera di Commercio di Ascoli Piceno: Francesco Albertini, Luciano Aubert, Nadia Beani, Moreno Bruni, Igino Cacciatori, Fausto Calabresi, Francesco Caprioli, Adriano Federici, Antonio Ficcadenti, Gilberto Gasparoni, Gino Gasparretti, Ivo Guaiani, Raniero Iacoponi, Anacleto Malara, Giuseppe Pacetti, Luigi Passaretti, Paolo Perazzoli, Gino Sabatini, Stefania Serafini, Ugo Spalvieri, Barbara Tomassini, Bruno Tommaso Traini. |
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Più controlli contro l'abusivismo nell'autotrasportoI Prefetti debbono svolgere un’attività di coordinamento di Forze di Polizia e Polizie LocaliAssemblea Congressuale della Cna Fita a Roma il 25 e 26 settembre![]() |
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Sicurezza sul lavoro finalmente ascoltato il mondo artigiano Approvato il Dlgs 106 del 3 Agosto 2009 contenente i decreto correttivo del Dlgs 81/08 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Il decreto correttivo apporta delle modifiche fondamentali, richieste e sostenute strenuamente dalla CNA dichiara Battila Gian Daniele Responsabile Ambiente e sicurezza della CNA di Ascoli e Fermo, le principali modifiche sono: il reintegro nel' art.14 contrasto al lavoro irregolare, la semplificazione dell' apposizione della data certa sul documento di valutazione dei rischi, l'obbligo di effettuare la visita preassuntiva.Dopo un lungo confronto con l'esecutivo finalmente fra le modifiche apportate, e stata approvata la norma che, nel rispetto della sicurezza dei lavoratori, prevede anche la tutela dei datori di lavoro da comportamenti negligenti da parte degli operatori che ne debbono condividere la responsabilità.Il decreto infatti prevede la ripartizione proporzionale delle responsabilità e delle sanzioni fra il datore di lavoro, il lavoratore, il responsabile della sicurezza e tutte le altre figure preposte al controllo della corretta applicazione delle norme. Esprime soddisfazione il riconfermato Presidente CNA Fermo(Ascoli) Sandro Coltrinari (sabatini) per le modifiche approvate “ anche se c'è ancora molta strada da percorrere sul cammino della cultura della sicurezza che non può e non deve essere vista come punitiva ma come il giusto modo per impedire che il diritto di lavorare si trasformi in tragedia.” |
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GLI ENTI PREVIDENZIALI SONO IN FERIE E LE IMPRESE ASPETTANO: APPELLO DELLE CNA DI ASCOLI E FERMO![]() |
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CNA, IMPIANTI DI RISCALDAMENTO DOMESTICO: SE NON SONO A NORMA ARRIVANO LE MULTE ANCHE PER I PROPRIETARI DEGLI APPARTAMENTIRisparmio energetico, tutela dell’ambiente, sicurezza degli impianti. “Tre elementi che sono una priorità per la Cna – come sostiene il presidente provinciale Gino Sabatini – e che consideriamo obiettivi strategici da perseguire sia a vantaggio sia dei cittadini che dei nostri artigiani”. Di questi temi, con particolare riferimento alla messa a norma degli impianti di riscaldamento domestico si è trattato sabato 25 luglio in un convegno organizzato dalla Cna all’hotel Progresso di San Benedetto del Tronto.Hanno partecipato all’incontro, oltre al presidente Sabatini, i presidenti degli impiantisti della Cna di Ascoli, Fabio Giobbi, e della Cna di Fermo, Gaetano Pieroni. Le relazioni tecniche saranno svolte da Giuseppe Maddaloni, funzionario regionale di Cna Impiantisti e da Paolo Zecchini consulente ed esperto del settore. “Il bollino verde è un percorso virtuoso – precisa Daniele Gladioli, funzionario responsabile per il settore impiantisti della Cna di Ascoli – ma anche un’esigenza visto l’imminente rischio, per tutti i cittadini, di ricevere multe se gli impianti non dovessero risultare a norma a partire dal prossimo 31 gennaio”.Nel convegno della Cna, oltre al Bollino Verde per le caldaie – che grazie agli impiantisti iscritti all’Associazione i cittadini riceveranno gratuitamente – sono stati trattati o anche altri temi legati alla sicurezza in base alle disposizioni del nuovo Dm 37/08 e con la Uni 7129. | |
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CNA: LA LUNA, LA MODA E LE STELLE
Grande successo, con oltre 200 partecipanti, per la serata di Gala con cena, moda, spettacolo e musica presso lo Chalet Bagni Andrea di San Benedetto del Tronto, sotto la direzione artistica dell’ agenzia PIEMMEA e con la partnership della CNA di Ascoli Piceno. L'evento ha aperto la stagione del BEAUTY&FASHION 2009 la prima serata di gala dal nome unico “LA LUNA, LA MODA E … LE STELLE”.La serara è stata caratterizzata dalle performance live dei migliori hair stylist della riviera, dalle sfilate di moda pret a porter, moda mare, alta moda e calzature. Particolarmene apprezzata e applaudita la sfilata di moda con i capi realizzati dagli studenti dell'Ipsia di San Benedetto resa possibile dall'ormai collaudata sinergia fra Associazione e scuole, coordinata dal vice presidente Cna, Luigi Passaretti. Guest star d'eccezione della serata, l'attore Sebastiano Somma. Particolare soddisfazione, per la riuscita della serata, da parte del presidente delle estetiste Cna, Sandra Gouveja Aparecida, del centro Akos di Asscoli Piceno. Con la sua partecipazione all’evento la Cna ha coinvolto tre settori produttivi: moda, alimentare e benessere. In campo per la buona riuscita della serata gli artigiani associati alla Cna di Ascoli Piceno. Acconciatori: "Salone Moda Capelli" di Francesco Cannella, "Oltre" di Dario Marchegiani, "Centro Donna" di Rosella Tirabassi e Giuseppina Piergallini, "Parrucchieri Sartarelli" di Tania e Maurizio Sartarelli. Centri estetici: "Centro Estetico Equilibrio" di Laura De Simone, "Centro Estetico Naiadi" di Annalisa Ficcadenti, "Estetica e Benessere Human". Moda: "Calzaturificio Dilan". La serata è stata coordinata per la Cna dal responsabile dell'ufficio di San Benedetto, Irene Cicchiello. |
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Autocertificazione degli impianti termici domestici. Ora è possibile grazie a un accordo siglato dalle Cna di Fermo ed Ascoli Piceno con la Provincia. Il protocollo d’intesa, del 7 maggio scorso, autorizza anche nelle nostre province gli installatori professionisti che aderiscono all’iniziativa a certificare la conformità dell’impianto. E l’utente non dovrà sostenere alcuna spesa aggiuntiva.Questa è una delle novità emerse nel corso dell’Assemblea degli installatori associati alla Cna di Fermo che ha riconfermato Presidente Gaetano Pieroni e nominati vicepresidenti Francesco Donzelli, nome “storico” degli impiantisti Fermani e Ilario Marcozzi. Alla riunione hanno partecipato anche Guido Pesaro, Segretario nazionale degli impiantisti Cna e Giuseppe Maddaloni, responsabile regionale di settore. Funzionario di riferimento per la provincia di Fermo, invece, la dottoressa Luciana Testatonda.Messo in cassa l’importante accordo che – come ha sottolineato Giuseppe Maddaloni – ha l’obiettivo di “agevolare gli utenti di fronte agli obblighi legislativi, favorendo al contempo la cultura del risparmio e dell’efficienza energetica”, gli operatori del settore hanno rimarcato le problematiche relative ai tanti vuoti normativi che ancora permangono sull’applicazione del Dm 37. “Vuoti da colmare al più presto – ha commentato l’On. Orietta Baldelli, Coordinatrice delle Cna di Fermo e Ascoli – perché danneggiano sia i nostri professionisti, sia i cittadini che hanno l’obbligo di assicurasi che gli interventi sugli impianti elettrici e termici nelle proprie abitazioni siano eseguiti a regola d’arte e devono per questo essere in possesso del libretto di manutenzione”.“Impiantisti elettrici e termici – ha precisato Guido Pesaro – in questo momento operano con troppe zone d’ombra. A cominciare dalla confusione sui requisiti richiesti per essere abilitati e alla mancanza dei facsimile della dichiarazione di rispondenza e del manuale d’uso. Per arrivare alla confusione riguardo la nomina del responsabile tecnico esterno e alla solita mole di incartamenti burocratici fra cui gli impiantisti devono districarsi. Il tutto aggravato dal fatto che mancando direttive centrali ogni Cpa si regola autonomamente”.“Per non parlare, sempre in tema di mostruosità normative – ha concluso il Presidente Gaetano Pieroni – del sistema di ritiro gratuito degli elettrodomestici – il Raee, tuttora in alto mare. I fornitori, infatti, pur percependo il contributo destinato allo smaltimento, si rifiutano di attivare la raccolta sostenendo la mancanza di regole chiare. La Cna chiede quanto i consorzi per la raccolta abbiano incamerato, visto che già da tempo è consentita la maggiorazione del prezzo dei prodotti proprio in funzione del loro smaltimento, senza svolgere la funzione per la quale è consentito il sovrapprezzo”. |
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Indicazioni per la comunicazione all'Inail del nominativo del Rappresentante dei lavoratori per la Sicurezza IL 16 MAGGIO LA SCADENZA DEL TERMINE |
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L'informativa riguardo al D.lgs.81/2008,all'art.18 comma 1 lett.aa) impone ai datori di lavoro di comunicare annualmente all'inail il/i nominativo/i del Rappresentante/idei lavoratori per la sicurezza (RLS). In seguito a dubbi interpretativi sorti in merito a quanto contenuto nella circolare Inail n.11 del 12 Marzo 2009 ,con un comunicato congiunto (Inail, Cna, Confartigianato, Casartigiani, Claai) del 2 Aprile 2009,è stato chiarito che all'Inail devono essere comunicati solo i dati del Rappresentante aziendale dei lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.A.), mentre per quanto riguarda altre fattispecie come ad esempio per i Rappresentanti dei lavoratori per la Sicurezza Territoriali o di comparto non va effettuata alcuna comunicazione. Si ricorda che,in base all'art.47 del D.lgs.81/08, il Rappresentante della Sicurezza è istituito a livello territoriale o di comparto,aziendale o di sito produttivo.La sanzione amministrativa pecuniaria prevista che seguirà ad un' eventuale controllo per la mancata comunicazione all'Inail del nominativo del RLS ammonterà ad Euro 500. Per ulteriori informazioni rimaniamo a disposizione con i nostri uffici di Porto d'Ascoli Dott. Francesco Balloni (3466680153) e Fermo Dott. Alessandro Migliore (3290607398). | |
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Costruzioni: manifestazione il 14 maggio a Roma Accordo generale tra tutte le rappresentanze del settore per contrastare la crisi LA MANIFESTAZIONE, INIZIALMENTE PREVISTA PER IL 22 APRILE, E' STATA RINVIATA PER IMPROROGABILI IMPEGNI DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, ON. SILVIO BERLUSCONI ![]() |
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MANDOZZI, GASPARI E SABATINI INSIEME PER L'EDILIZIA SOSTENIBILE
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LE FOTO DELLA FESTA DELLE CNA DI ASCOLI PICENO E FERMO | |
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Questo l'elenco dei premiati. GARBETTI ENZO di Ascoli Piceno; CIARROCCHI GIUSEPPE di Ascoli Piceno; CICCONI GIANCARLO di Rotella; MORGANTI LUIGI di Offida; MORICONI MARIO di Cupramarittima; DE SANTIS ARCANGELO di Arquata del Tronto; PAOLETTI REMO di San Benedetto del Tronto; GATTI ROBERTO di San Benedetto del Tronto; CAFINI ALVARO di Ascoli Piceno; GRAZIOLI ROMUALDO di Amandola; CASTELLI FRANCO di Porto Sant'Elpidio; PETRACCI GIANCARLO di Ponzano di Fermo; DAMIANI GIAMPAOLO di Montalto Marche; CIFANI GIANCARLO di Fermo; ERCOLI ALESSANDRO di Grottazzolina; MANCINELLI MICHELE (premio Carifermo) di Belmonte Piceno; SIMONA PARIS (premio millesima tessera 2009) di Ascoli Piceno. | |
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Cna Costruzioni: Seminario su come rispettere l’ambiente e risparmiare energia Costruire rispettando l’ambiente e risparmiando energia. E’ stato questo il tema del seminario tecnico organizzato dalla Cna e tenutosi sabato a Villa Murri di Porto Sant’Elpidio. Dopo i saluti del Sindaco Mario Andrenacci e dell’assessore Gianni Battilà, si è entrato nel vivo degli argomenti con l’introduzione di Gaetano Pieroni, presidente Cna Impiantisti e di Marco Lupi, Presidente Cna Costruzioni. Hanno poi preso la parola tecnici, professionisti e artigiani che hanno trattato i temi della bioedilizia, del risparmio energetico, della certificazione energetica e delle prestazioni termiche e acustiche degli infissi “In un momento di crisi – ha detto l’on Orietta Baldelli , coordinatrice interprovinciale della Cna – si sta molto più attenti su come si investono i propri La Cna di Ascoli Piceno e di Fermo proprio per questo motivo si sono rivolti a “Casa Clima”, ente certificatore accreditato sia a livello nazionale che internazionale, per contribuire a una migliore formazione dei propri iscritti su tali argomenti. “Risposte precise e competenti – conclude Alessandro Migliore , responsabile Cna del settore Costruzioni – alle impellenti richieste delle imprese di aggiornamento. Un imperativo categorico per affrontare nel migliore dei modi le nuove sfide del mercato globale”. |
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2009: I NOSTRI CORSI SULLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO (D.Lgs 81/2008) |
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Corsi di formazione RSPP//AI//PS(responsabile servizio prevenzione e protezione//antincendio//pronto soccorso)FERMO: RSPP 3/4/5/9 FEBBRAIO; A.I. 6 FEBBRAIO; P.S. 10/11/12 FEBBRAIO(sede del corso: Villa Vitali di Fermo, Viale Trento 29)PORTO D' ASCOLI: RSPP 9/10/11/12 FEBBRAIO; A.I. 13 FEBBRAIO; P.S. 16/17/18 FEBBRAIO(sede del corso: Abc Service via dell’Airone 27 Porto d’Ascoli)Si ricorda che le iscrizioni dovranno pervenire per Fermo entro e non oltre il 31 Gennaio; mentre per Porto d' Ascoli entro il 05 Febbraio. Gli orari dei corsi sono: 20,00/24,00. Per Informazioni rivolgersi Dott. Alessandro Migliore 3290607398 o Gian Daniele Battilà 3290607211 o presso gli uffici Cna. | |
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"ARTISTICO PICENO" A PALAZZO DEI CAPITANI, ASCOLI PICENO, 9-21 dicembre 2008 | |
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L'ANALISI DELLA CNA"Il lavoro autonomo è uno dei fronti in cui gli immigrati, dopo un primo inserimento, approdano con sempre crescente frequenza". – Ha rilevato l'onorevole Orietta Baldelli , direttore della Cna di Ascoli e Fermo intervenendo a Palazzo dei Capitani alla presentazione del dossier della Caritas e della Fondazione Migrantes sull'immigrazione"Un settore – continua la Baldelli – che ormai occupa ben il dieci per cento della popolazione adulta straniera che vive in Italia. La collettività con il maggior numero di imprenditori artigiani è la marocchina, seguita dalla rumena e dalla cinese. I settori di appartenenza sono prevalentemente l'edilizia e il settore commerciale legato alla ristorazione, ma nella Provincia Fermana vi è anche una buona presenza nel manifatturiero"."La Cna, in collaborazione con il Patronato Epasa, ha dedicato una risorsa per provincia – ha aggiunto il direttore Baldelli – proprio nel settore immigrazione e quest'anno è stato svolto un gran lavoro per quanto riguarda i permessi di soggiorno. A tale proposito abbiamo potuto rilevare che molti lavoratori stranieri si presentano con il permesso già scaduto rendendo difficoltoso il rinnovo. E' inoltre diffusa la segnalazione dei tempi eccessivamente lunghi per l'accoglimento delle domande anche se la nostra provincia è risultata la più efficiente della Regione. Ciò dimostra quanto è importante affrontare sia l'aspetto della comprensione della lingua, oltre a lavorare per snellire gli adempimenti burocratici, che quello dell'intensificazione dei controlli per evitare la concorrenza sleale e garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori". |
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EMERSIONE DAL LAVORO NERO: OPERATIVO IL PROTOCOLLO D’INTESA FRA LE ASSOCIAZIONI DATORIALI E LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI DI ASCOLI PICENO E DI FERMOEmersione del lavoro irregolare. E’ operativo l’accordo fra le parti sociali. Le aziende hanno tempo fino al 30 settembre per regolarizzare eventuali posizioni fuori norma. Le associazioni datoriali e le organizzazioni sindacali hanno sottoscritto un’intesa, a livello provinciale, che permetterà ai datori di lavoro di allineare i rapporti di lavoro sia dal punto di vista retributivo che contributivo. L’accordo è stato siglato dalla Cna di Ascoli Piceno, dalla Cna di Fermo, dalla Casa, dalla Claai, dalla Confartigianato, Dalla Uapi Confartigianato, dalla Cgil di Ascoli Piceno, dalla Cgil di Fermo, dalla Cisl e dalla Uil.Elemento importante dell’accordo, in grado di dare una svolta all’emersione del “lavoro nero”, riguarda il fatto che l’accesso alle procedure di regolarizzazione è consentita anche a quei datori di lavoro che abbiano già subito un provvedimento amministrativo o giurisdizionale non definitivo per gli oneri contributivi e assicurativi evasi.La regolarizzazione potrà avvenire presentando istanza all’Inps. Le associazioni di categoria degli artigiani sono a disposizione degli associati per chiarimenti e per l’istruzione delle pratiche. Il datore di lavoro sarà tenuto ad allegare alla richiesta di regolarizzazione: 1) il verbale di recepimento aziendale; 2) i verbali di conciliazione individuale che sanino, con un congruo riconoscimento economico, ogni pendenza per i periodi precedenti la regolarizzazione; 3) la copia del versamento, alle competenti gestioni assicurative, delle somme dovute. Tale pagamento comporta l’estinzione dei reati previsti dalle leggi speciali in materia di versamenti di contributi e premi, nonché delle obbligazioni per le sanzioni. Gli uffici della Cna di Ascoli Piceno, Fermo e San Benedetto del Tronto sono a dispisizione per qualsiasi ulteriore chiarimento |
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LA CNA A VITA ATTIVA IN CENTRO: 28 e 29 giugno
Due giorni di kermesse in piazza Arringo: arte e spettacolo, artigianato e commercio. “La nostra città – è il commento dell’assessore Cesare Celani – ha dimostrato potenzialità attrattive e manageriali che dobbiamo sfruttare al massino”. Il saper fare artigiano, dunque, per una città bella da vivere e bella da vedere. E’ questo lo slogan con cui la Cna di Ascoli Piceno ha partecipato all’iniziativa “Vita Attiva”, in programma sabato e domenica a piazza Arringo. “Quello che gli artigiani sanno fare e che fanno – spiega il presidente della Cna, Gino Sabatini – al servizio della comunità e anche per contribuire a rinsaldare la coesione sociale nelle città”.Ieri sera, a conclusione della manifestazione, il festival degli interpreti musicali “Alternative Version”, finale della sezione gruppi con lo speciale ritorno, dopo tre anni, del gruppo ascolano, Elettrodust”. L’evento è stato l’occasione per presentare il primo album da solista del gruppo Dariodust, dal titolo “Improvvisamente piove”.L’esposizione degli artigiani della Cna è stata suddivisa in tre aree tematiche, in ognuna delle quali ci saranno dimostrazioni sul campo del lavoro artigiano, degustazioni e coinvolgimento del pubblico. Le tre aree hanno fatto riferimento al settore alimentare, all’artigianato artistico e ai servizi alla persona di benessere e sanità. Fra le dimostrazioni, con la partecipazione del pubblico, quelle legate alla foggiatura della terracotta e all’estetica. I visitatori degli stand Cna hanno potuto inoltre degustare alcuni prodotti alimentari tipici.Per la Cna hanno partecipato: Akos di Sandra Gouveia (estetica), Enzo Crocetti (alimentare), Bosco d’Oro di Pierpaolo Staffolani (alimentare), Patrizia Bartolomei (porcellana artistica), Barbara Petrelli (decorazione su ceramica), Alessandro Lisa (foggiatura della creta), Terme di Pluto (cura degli animali domestici), Paola Legnetti (composizioni artistiche con fiori e frutta). |
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IL NUOVO TESTO UNICO SULLA SICUREZZA Convegni-dibattito Cna a Fermo (16 maggio) e ad Ascoli Piceno (20 maggio) |
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Porto Sant'Elpidio 16 maggio 2008 (ore 17,00) Villa Baruchello
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Ascoli Piceno 20 maggio 2008 (ore 10,30) Sala Gialla Camera di Commercio |
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MATERNITA’ E LAVORO: TRASFORMARE UN PROBLEMA PER LE IMPRESE IN UN’OPPORTUNITA' PER LA SOCIETA’![]() |
Donne: impresa, lavoro e cura della famiglia di Orietta Baldelli ![]() |
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Partecipa al Concorso fotografico indetto dalle Cna di Ascoli Piceno e di Fermo Immagini di un artigianato che coniuga spinte innovative e tradizioni |
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RETI, INNOVAZIONE, COESIONE SOCIALE |
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All' iniziativa di Bologna hanno partecipato i presidenti delle Cna di Ascoli Piceno e di Fermo, Gino Sabatini e Sandro Coltrinari, e la coordinatrice interprovinciale, onorevole Orietta Baldelli |
Come può il mondo delle Pmi contribuire all'evoluzione del sistema economico? Quale è l'effetto dell'evoluzione del Sistema Paese sulla Pmi nelle sue declinazioni territoriali? A queste domande si è proposta di rispondere l'iniziativa organizzata dalla CNA di Emilia-Romagna, Marche, Toscana ed Umbria per lunedì 31 marzo a Bologna. Un'iniziativa che ha voluto dare un contributo alla comprensione del mondo delle PMI in contesti territoriali dove la presenza di piccole e medie imprese caratterizza sistema produttivo e sistema sociale. In queste quattro regioni, la funzione economica, sociale, culturale della piccola impresa, assume pertanto grande rílevanza istituzionale. Da qui la decisione di coinvolgere i governi regionali di Emilia- Romagna, Marche, Toscana ed Umbria, che concentrano al proprio interno la quota maggiore di micro, piccole e medie imprese del Paese, sull'opportunità di un'azione comune, nella consapevolezza che í sistemi territoriali non possono essere ritenuti autosufficienti; ma che soluzioni positive concepite per dare risposte ai singoli sub sístemi, possono rappresentare un contributo più ampio alla tenuta del Sistema-Paese. All'iniziativa erano presenti i Presidenti delle Regioni Emilia Romagna, Vasco Errani; Marche, Gian Mario Spacca; Umbria, Maria Rita Lorenzetti; Toscana, Claudio Martini, l'economista Ilario Favaretto, il Presìdente nazionale CNA, Ivan Malavasi"Le nostre grandì imprese" sottolinea l'economista Ilario Favaretto, docente di politica economica regionale all'Università di Urbino" non sono quasi mai riuscite, sinora, a fronteggiare le sfide della globalizzazione, né quelle della tecnologia, non si sono rinnovate né ristrutturate se non in pochi casi. Le piccole imprese non crescono perché il Paese come sistema non ha risolto il problema della complessità, non ha ancora trovato lo sbocco organizzativo da conferire ai processi produttivi per affrontare la complessità della globalizzazione".Poiché non è più il tempo di indulgere alla ricerca del responsabile dello sviluppo frenato del nostro Paese, occorre capire quali sono i fermenti che possono aiutare le PMI a crescere in termini organizzativi e innovativi e a superare i problemi che ne rallentano l'evoluzione rispetto ai processi di cambi amento. Occorre dunque instaurare un dialogo costante ed efficace tra mondo dell'economia e istituzionì. Far conoscere la realtà delle migliaia di imprese che rappresentano la ricchezza di questi territori. Non a caso, la CNA di Emilia-Romagna, Marche, Toscana e Umbria, ha dato vita ad una nuova iniziativa editoriale, la rivista IO L'Impresa – Persone, Capitali, Reti, che si affianca a Trend, l'Osservatorio che consente al mondo delle Pmi di portare in campo le proprie informazioni, dati originali che ne rappresentano, in modo rigoroso e scientifico, dinamiche e mutamenti. La rivista è stata presentata nel corso dell'incontro. |
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TERZA FESTA DELL'ARTIGIANO: L'ORGOGLIO DI ESSERE CNA |
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LA SFIDA DELLA CNA PER PROMUOVERE QUALITA' ED ECCELLENZE ALIMENTARI |
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LOVE CHOCOLATE SPETTACOLO DI "CIOCCOLATO" CON I MAESTRI ARTIGIANI DELLA CNA |
TRATTAMENTI ESTETICI AL CIOCCOLATO E RICETTE DEI MONASTERILa Cna a "Love Chocolate", da protagonista! Si può dimagrire con prodotti al cioccolato? E ancora: perché nella cultura monastica il cioccolato, simbolo per antonomasia del "peccato di gola", ha sempre goduto di una tradizione di altissima qualità culinaria? Sono questi alcuni dei temi che la Cna di Ascoli Piceno ha approfondito nel corso di "Love Chocolate", in programma a San Benedetto del Tronto il 9 e il 10 febbraio.La Cna ha distribuito nel proprio stand, all'interno della tensiostruttura, materiale informativo della Cna Alimentare Nazionale, da sempre impegnata nella promozione e nella tutela delle nostre eccellenze alimentari. Sabato 9 si è svolto un seminario che ha avuto per tema la storia del cioccolato nelle tradizioni monastiche. Nel corso dell'incontro, realizzato in collaborazione con l'associazione "Sapori del Piceno" la presidente dell'associazione, signora Mira Ermetina, ha letto alcuni interessantissimi documenti, relativi proprio al cioccolato, trovati negli archivi delle comunità religiose.Domenica 10 c'è stata una decorazione con elementi coreografici di cioccolato, realizzata dalla pasticceria "Delle Rose", associata alla Cna. A seguire la dimostrazione di un trattamento snellente per il corpo con prodotti a base di cioccolato, ad opera del "Centro estetico Pina" di Giuseppina Di Domizio, in collaborazione con il Centro estetico “Etre Belle” di Sara Iorio, entrambe estetiste associate alla Cna di Ascoli Piceno. |
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Cna, nuova sede a Offida e nuovo slancio per il 2008 La Cna di Ascoli Piceno ha inaugurato la nuova sede di Offida, in via Palmiro Togliatti (località Santa Maria Goretti). , è il commento del presidente provinciale, Gino Sabatini. L'inaugurazione della sede è stata anche l'occasione per lo svolgimento dell'assemblea annuale dell'associazione che ha approvato all'unanimità il bilancio consuntivo 2006. Nel corso della serata, che si è tenutà alla Vinea di Offida, c'è stato anche un dibattito su: "Internazionalizzazine", le nostre tradizioni nel mondo". Dopo l'introduzione della coordinatrice provinciale, on. Orietta Baldelli e la relazione del presidente Sabatini, hanno partecipato al dibattito: l'onorevole Alessandro Battilocchio, Europarlamentare; Luciano Agostini, vice presidente della Regione Marche, Massimo Rossi, presidente della Provincia di Ascoli Piceno, Algeo Marcozzi, presidente di Piceno Promozione. Le conclusione sono state fatte dal dottor Sergio Silvestini, direttore della Divisione economica e sociale della Cna Nazionale. |
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L'ASSEMBLEA DELLA CNA DI FERMO SI E' SVOLTA DOMENICA 2 DICEMBRE, A MONTE URANO, LA PRIMA ASSEMBLEA ORDINARIA DELLA CNA DI FERMO. PER L'OCCASIONE ERANO PRESENTI, FRA GLI ALTRI, IL PRESIDENTE NAZIONALE, IVAN MALAVASI, E IL PRESIDENTE REGIONALE, GIULIANO DRUDI. L'ASSEMBLEA DELLA CNA DI FERMO HA DISCUSSO E APPROVATO IL BILANCIO CONSUNTIVO 2006. |
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Passaggio generazionale: per le imprese che guardano al futuro. Le Cna di Fermo e di Ascoli Piceno, in collaborazione con l’Enac Marche C.F.P. Canossiane, sono impegnate in un progetto di informazione e formazione, rivolto alle piccole e medie imprese, relativo alle tematiche del Passaggio Generazionale. L’azione è contemplata nel progetto “GEN.I.S Generazione Imprenditori di Successo”, finanziato dalla Regione Marche. |
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"Da qualche anno a questa parte – spiega Sandro Coltrinari, presidente della Cna di Fermo – si parla di trasferimento d’impresa e di passaggio generazionale. Si tratta di un momento naturalmente critico, nel quale un figlio succede al padre nella gestione organizzativa e strutturale dell'azienda. Questo passaggio è inevitabile per la continuità e per la crescita di molte piccole e medie imprese ma va gestito e seguito poiché innesca tutta una serie di fattori interni ed esterni che possono determinare, a seconda di come sono affrontati e risolti, il successo o l'insuccesso dell’azione".
"Questo è un progetto pilota – precisa il dottor Regoli, responsabile Progettista dell’Enac Marche – del quale potranno avvalersi enti, aziende, istituzioni e associazioni di categoria per fornire aiuto alle aziende che si troveranno a vivere il delicatissimo step. Le finalità sono legate alla sensibilizzazione sul tema ed alla preparazione degli operatori di sportello e degli addetti che si troveranno a fronteggiare le difficoltà e le richieste che vengono da imprenditori senior e junior. La fase successiva del progetto prevede, una serie di interventi destinati a senior e junior che si apprestano o stanno vivendo il passaggio".
"E’ sempre difficile cedere ad altri – commenta l’onorevole Orietta Baldelli, coordinatrice delle Cna di Ascoli e Fermo – ciò che ha rappresentato il frutto del lavoro di tutta una vita, ma lo è ancora di più se questa situazione è, per così dire, complicata dai sentimenti e dalle naturali contrapposizioni generazionali che contraddistinguono i rapporti familiari e in particolare quelli tra genitori e figli. Per questa ragione, come Cna, abbiamo ritenuto opportuno aderire al progetto che prevede l’intervento di uno psicologo che affiancherà l’avvocato e il tributarista. Ci è sembrato interessante l’approccio per poter affrontare con armonia un momento della vita aziendale che ha davvero una molteplice varietà di ricadute. Da quelle più strettamente connesse all’impresa e al suo sviluppo futuro a quelle più generali che riguardano l’intera economia del nostro territorio".